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da: ufficio stampa Gruppo Partito Democratico Emilia-Romagna

“Semplificazione delle procedure autorizzative e protagonismo dei territori”: soddisfazione di Rontini e Molinari.

L’Assemblea legislativa ha approvato, con emendamenti, il progetto di legge di iniziativa della Giunta che introduce modifiche alla legge regionale per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria.

“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto. – affermano Manuela Rontini e Gian Luigi Molinari, rispettivamente Presidente Commissione Territorio e Ambiente e relatore della legge –Lo scopo del progetto di legge era quello di adeguare le norme regionali in materia di protezione della fauna selvatica e di attività venatoria alle novità legislative introdotte dalla riforma del sistema di governo regionale e locale e dal Collegato ambientale alla legge di Stabilità, che ci ha permesso di apportare utili semplificazioni normative in merito alle procedure autorizzative per gli appostamenti fissi e le altane, dando finalmente chiarezza interpretativa”.

Il testo licenziato dall’Assemblea è contraddistinto dal subentrare del ruolo della Regione rispetto alle Province, preservando però la forte territorialità del settore, dalla rilevanza attribuita al confronto territoriale attraverso il ripristino delle commissioni consultive locali e dalla razionalizzazione delle procedure, sarà infatti sufficiente una comunicazione preliminare, in carta semplice, per i nuovi appostamenti fissi e\o altane che abbiano le caratteristiche definite dal Collegato ambientale e per sanare i vecchi appostamenti analoghi.

“Il lavoro svolto grazie al coinvolgimento delle associazioni venatorie, del mondo agricolo e delle associazioni ambientaliste, ascoltando i territori, anche in collaborazione con i colleghi della Lega Nord con cui abbiamo condiviso alcuni emendamenti, – proseguono i Consiglieri – ci ha portato ad un risultato importante che rende più semplice l’esercizio di una caccia sostenibile”

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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