Skip to main content

Da: Organizzatori

Al via la sesta edizione del ciclo di incontri organizzati dall’“Einaudi” di Ferrara.

Per il sesto anno consecutivo ritorna all’Istituto Superiore “Luigi Einaudi” di Ferrara il progetto “ApertaMente: l’officina del sapere” con un ricco calendario di conferenze a favore degli studenti e della cittadinanza che vorrà intervenire. I temi che saranno trattati coprono una vasta gamma dello scibile umano: dalla letteratura alla storia, dalla comunicazione alla scienza. A parlarne, in modo agile e divulgativo, saranno esperti, docenti universitari e ricercatori che, nell’Aula Magna della Scuola sita in via Savonarola n. 32, si avvicenderanno lungo tutto il corso dell’anno scolastico e si confronteranno con allievi e cittadini lasciando ampio spazio al dibattito.

Di francobolli e collezionismo tra storia e cultura ferrarese parlerà, martedì 3 dicembre, Alessandro Fabbri, Presidente del circolo filatelico della nostra città. Nella stessa giornata Poste italiane sarà presente nella scuola con uno speciale annullo. Il ciclo di incontri proseguirà con una conferenza dedicata alla storia della comunicazione, che sarà tenuta dalla giornalista Elenonora Manfredini in collaborazione con il MUSTI, il Museo della storia della comunicazione di Ferrara. Martedì 17 dicembre l’Istituto “Einaudi” ospiterà invece la giovane scrittrice ferrarese Micol Osti, che presenterà il suo libro I disertori. In bocca al lupo (Bookabook, 2019) dedicato alle tematiche della Prima guerra mondiale.

Ad aprire il nuovo anno 2020 sarà un incontro con Cesare Moisè Finzi che, lunedì 20 gennaio, racconterà agli studenti dell’Einaudi la sua esperienza personale durante gli anni del fascismo e, in particolare, entrerà nel merito delle tristi vicende che hanno accompagnato la sua espulsione dalla scuola pubblica, nel 1938, come conseguenza dell’entrata in vigore delle leggi razziali. Il secondo appuntamento dell’anno nuovo, venerdì 31 gennaio, verterà su un argomento scientifico e vedrà la presenza della ricercatrice universitaria Elena Tamburini che parlerà di “bioplastica”: una tecnologia sostenibile, circolare e a basso impatto ambientale per far fronte al problema, sempre più incalzante, dell’inquinamento da plastica.

Venerdì 7 febbraio il ciclo “ApertaMente” prosegue con un tema di carattere scientifico affidato alla docente universitaria Chiara Scapoli, che terrà una conferenza dal titolo “Serve un gene per tutto?” Si tratta di un percorso alla ricerca delle false conoscenze che vengono attribuite alla scienza genetica. Sempre a febbraio si terrà, venerdì 21, un incontro con il dott. Vittorio Marletto (dell’Arpae Emilia Romagna – l’Agenzia regionale per la prevenzione, l´ambiente e l´energia) che si occuperà dell’odierna crisi climatica esplorandone le cause, le conseguenze e i possibili rimedi. Lunedì 2 marzo l’Associazione Amici della Biblioteca di Ferrara proporrà invece una riflessione sul ruolo odierno delle biblioteche pubbliche come luogo di incontro e socializzazione e come fattore essenziale nella promozione di una comunità aperta, consapevole e solidale.

Il penultimo incontro di ApertaMente, venerdì 3 aprile, ritornerà sulla tematica ambientale con una conferenza dei “Fridays for future” di Ferrara dedicata, ancora una volta, alla plastica, alla sua diffusione nel mondo e all’inquinamento da essa generato. Il ciclo di conferenze si chiuderà con una presentazione libraria tenuta dallo scrittore e sceneggiatore ferrarese Riccardo Marchetto che parlerà del suo ultimo libro intitolato La baia del fenicottero (WLM edizioni, 2018), una storia, ambientata nella zona del Delta del Po, che affronta diversi argomenti tra cui il surf, uno degli sport più avvincenti e affascinanti del nostro tempo, capace di conferire libertà e immedesimazione con la natura.

Diretta dalla nuova Dirigente, prof.ssa Marianna Fornasiero, la storica scuola Einaudi, che da anni ha ampliato l’offerta formativa articolandosi in Istituto Tecnico ed Istituto Professionale, conferma così la propria vocazione di polo culturale al servizio degli studenti, del territorio e della cittadinanza ferrarese.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it