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da: Centro Preformazione Attoriale di Ferrara

Dopo aver rafforzato la collaborazione col prestigioso Giffoni Film Festival e dopo aver concretizzato il gemellaggio con “l’Escuela de Artes Escénicas PÁBULO” di Santiago de Compostela, in Spagna, il Centro Preformazione Attoriale (la prima scuola di recitazione in Italia pensata per gli adolescenti) continua a costruire il proprio percorso di qualità e di opportunità uniche da offrire ai propri allievi, tutti adolescenti tra i 14 e i 20 anni.
Questo sabato Ferrara ospiterà uno dei docenti di recitazione più rappresentativi del Centro Sperimentale di Cinematografia, insegnante presso il Laboratorio Teatrale Permanente nella Regione Toscana, nonché importante regista e attore teatrale: Vito Mancusi.
L’opportunità che il Centro Preformazione Attoriale offrirà ai propri allievi sarà quella di partecipare ad uno stage intensivo di tre ore con Vito Mancusi, insostituibile docente ormai da un decennio del Centro Sperimentale di Cinematografia (Scuola Nazionale di Cinema) di Roma, diretto da Giancarlo Giannini. Ricordiamo che il Centro Preformazione Attoriale di Ferrara è appoggiato culturalmente dal Centro Sperimentale di Cinematografia e, ogni anno, a fine febbraio, un docente del CSC di Roma verrà a svolgere coi ragazzi di Ferrara uno stage intensivo sulla recitazione.

Carriera Vito Mancusi
Vito Mancusi è attore e regista teatrale. E’ docente di recitazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia e presso Laboratorio Teatrale Permanente, Regione Toscana.
Tra i suoi spettacoli:
Se sapessi cantare mi salverei (2009) di Juan Mayorga; La conferenza di Yalta (2008) di Oriza Hirata per il Piccolo Teatro “Paolo Grassi” di Milano; The Baby Dance (2007) di Jane Anderson, già prodotto da Jodie Foster per HBO; Garage Olimpo (2007), dall’omonimo film di Marco Bechis sulla tragedia dei desaparecidos argentini; All strange away (2002), un inedito di Samuel Beckett in prima nazionale; Disturbi di memoria (2003), Uscita d’emergenza (2005) e Calcedonio (2007) dell’autore napoletano Manlio Santanelli; il monologo In due (2005) di Lee Hall, drammaturgo inglese tra i più importanti dell’ultima generazione e autore, tra gli altri, di Billy Elliot; Chi cazzo ha iniziato tutto questo (2002) di Dejan Dukovsky, celebre per i film La Polveriera, Balcan non è morto e Dracula per il teatro; Qualcosa nell’aria (2002) di Richard Dresser; Edoardo III (1998) di W. Shakespeare e C. Marlowe, in prima nazionale assoluta; Del Mio Globo Distratto (1998) con Corrado Pani; Penetrazioni (2001), presentato al Jackson Lane Theatre di Londra, di Gian Maria Cervo.
È anche regista documentarista ed insegnante di recitazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it