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Al via lunedì (e per un mese) la campagna tesseramento della CGIL regionale e delle Camere del Lavoro dell’Emilia-Romagna

Da: CGIL Emilia-Romagna, CGIL Ferrara

“Working class heroes”. Al via lunedì (e per un mese) la campagna tesseramento della CGIL regionale e delle Camere del Lavoro dell’Emilia-Romagna. Un omaggio che passa da sette volti di lavoratrici e lavoratori in prima linea dall’inizio della pandemia.

Sette volti, sette lavoratrici e lavoratori, per raccontare una storia iniziata nel febbraio dell’anno scorso quando la pandemia è entrata nelle nostre vite sconvolgendo tutto, a partire dal lavoro. La tenuta occupazionale e dei salari, la sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro, tutto ciò è stato possibile soprattutto grazie al contributo dei sindacati confederali (dai protocolli di sicurezza, al blocco dei licenziamenti, all’attivazione della cassa integrazione e delle indennità). Ma i veri protagonisti, ancora una volta, sono stati i lavoratori e le lavoratrici che, anche in Emilia-Romagna, attraverso il loro impegno quotidiano, hanno reso degna di significato la parola lavoro. C’è chi si è trovato in prima linea più di altri, per la natura stessa del proprio lavoro: pensiamo al settore socio sanitario, all’agroalimentare e alla logistica, ai trasporti e ai servizi, al commercio e all’industria. Settori e lavoratori che non si sono mai fermati e che hanno permesso che beni e servizi essenziali per la popolazione non venissero mai a mancare. Sono stati subito ribattezzati “eroi” e poi presto dimenticati. Noi non dimentichiamo. E così come CGIL regionale assieme a tutte le Camere del Lavoro dell’Emilia-Romagna abbiamo deciso che la campagna per il tesseramento 2021 dovesse essere interamente dedicata a loro, che dovesse essere un omaggio a quanto hanno fatto fino a ora. Sono i nostri “working class heroes”, proprio come il titolo della celebre canzone di John Lennon che abbiamo scelto come claim (in questo caso declinato al plurale) della nostra campagna che ritrae appunto sette lavoratrici e lavoratori, da Piacenza a Rimini, negli scatti del fotografo Michele Lapini (grafica a cura di Lance Libere). Dal 15 febbraio e per un mese potrete vedere questi volti nelle tante strade delle nostre città, sui media e sui social network, un grande grazie perché se il nostro Paese ha retto, ancora una volta è stato per merito loro.

“Il futuro del Paese e dell’Emilia-Romagna passa dal lavoro e dalla sostenibilità ambientale. Per questo abbiamo sottoscritto con la Regione e tanti altri firmatari il Patto per il lavoro e il clima. Al centro, c’è la difesa dell’occupazione e la qualità del lavoro, con l’impegno a escludere procedure di licenziamento collettivo (anche attraverso l’uso preventivo degli ammortizzatori sociali) e rafforzando la tutela dei lavoratori impiegati negli appalti – – spiega il segretario della CGIL Emilia-Romagna Luigi Giove -. Questa è la strada intrapresa dall’Emilia-Romagna per orientare le sue scelte di sviluppo futuro, ma questo accordo può diventare, ora più che mai, un riferimento anche per il governo nazionale”.

“Serve ripartire dalle donne e dai giovani per mettere al centro il lavoro e favorire sviluppo e ripresa economica del nostro territorio – afferma Cristiano Zagatti segretario generale CGIL Ferrara -. La pandemia ha reso evidente quanto il lavoro sia elemento di tenuta sociale per le comunità, quanto il sacrificio di tutte le lavoratrici e lavoratori abbia permesso e permetta il mantenimento di servizi fondamentali. L’opportunità senza precedenti di avere finanziamenti derivanti dalla Next Generation EU-NGEU, deve concretizzarsi in politiche di sviluppo per creare lavoro di qualità con una precisa visione di come vogliamo il nostro territorio e superare le disuguaglianze: partendo da quelle di genere e dei giovani, che devono indicare come correggere quelle territoriali, sociali ed economiche”.

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