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Verona, 1° febbraio 2022 – In occasione della Giornata mondiale contro il cancro, che si celebra ogni anno il 4 febbraio, ALDI rinnova la propria collaborazione con Fondazione AIRC supportando la campagna nazionale “Arance Rosse per la Ricerca”, con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere la ricerca nella lotta contro i tumori. Dal 3 febbraio 2022, negli oltre 130 punti vendita ALDI in Italia, per ogni confezione acquistata da 2,5 Kg di arance rosse italiane, ALDI donerà 0,50 € a favore di Fondazione AIRC per contribuire al finanziamento di progetti di ricerca sul cancro. “Essere al fianco di Fondazione AIRC anche quest’anno, in una giornata così importante, è l’emblema del forte senso di responsabilità che caratterizza il nostro modello d’impresa. Siamo vicini al territorio, alle sue comunità e alle organizzazioni e istituzioni impegnate nel migliorare la qualità della vita e la salute delle persone” – ha dichiarato Michael Gscheidlinger, Country Managing Director Italia – “Siamo lieti di sostenere Fondazione AIRC nella lotta contro il cancro e di coinvolgere i nostri clienti in questa missione, invitandoli ad acquistare un prodotto che fa bene alla salute come le arance rosse”. “Partecipando all’iniziativa “Arance Rosse per la Ricerca”, ALDI ancora una volta conferma il suo sostegno ai nostri ricercatori e contribuisce alla sensibilizzazione dei cittadini sulle sane abitudini alimentari, ribadendo il ruolo che la Grande Distribuzione e la Distribuzione Organizzata possono rivestire nella promozione del benessere dei cittadini, a partire dal momento della spesa quotidiana”, dichiara Niccolò Contucci, Direttore Generale di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancroAderendo all’edizione 2022 della campagna, ALDI rinnova il proprio impegno a favore di Fondazione AIRC, nel segno di una partnership avviata fin dall’ingresso dell’azienda in Italia. Da marzo 2018, ALDI ha donato oltre 140 mila euro alla ricerca, finanziando due borse di studio biennali sul tumore al seno, grazie ai fondi raccolti dal 2018 al 2020 nel corso delle iniziative realizzate in occasione della campagna Nastro Rosa AIRC: “La melagrana per la ricerca”, “Il carrello per la ricerca”, “Il cestino per la ricerca” e “Il piatto della ricerca”. Dal 2021 ALDI ha rafforzato il suo impegno partecipando anche alle Arance Rosse per la Ricerca, contribuendo così al sostegno di progetti di ricerca sul cancro e sensibilizzando i propri clienti sull’importanza di adottare stili di vita salutari, partendo proprio dall’alimentazione. L’adesione all’iniziativa “Arance Rosse per la ricerca” è parte del più ampio programma di ALDI “Oggi per domani”, che stabilisce i principi e le azioni dell’azienda per garantire uno sviluppo sostenibile per l’ambiente e per la società del futuro. Per ALDI responsabilità significa anche offrire un contributo positivo alla società, attraverso le proprie competenze e le proprie risorse: per questo fin dal suo ingresso in Italia l’azienda è al fianco di Fondazione AIRC, per sottolineare l’importanza della prevenzione e della ricerca scientifica e per sostenere la lotta contro il cancro.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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