11 Novembre 2021

Adelaide e la rabbia degli angeli – un racconto

Marcella Mascellani

Tempo di lettura: 4 minuti

Quello di settembre era il primo sabato che Adelaide avrebbe trascorso lontano dalla propria casa. La porta chiusa, serrata. Sono passata più volte, nessun movimento.
Esattamente quindici giorni prima, quell’anziana signora, mi aveva fermata davanti al proprio cancello mentre passeggiando mi godevo le ultime ore di sole estivo.
Mi mettono via” mi disse quella frase annuendo più volte il capo.

La guardai incredula. E’ così energica Adelaide, non si riposa un attimo: sposta le piante, stende i panni, coltiva il suo orto, gioca con il suo cane.
In una delle tante occasioni nelle quali mi ero fermata a parlare con lei, mi aveva confessato che spesso la notte faticava a dormire
– “Se sono stanca, perché magari mi muovo tutto il giorno, dormo. Non voglio prendere farmaci. A volte guardo la televisione, mi bevo un po’ di latte e anche se mi riaddormento verso mattina nessun problema, a pos star a let – mi diceva sorridendo mostrandomi le gengive e dando libero sfogo all’inflessione dialettale.

Mi mettono via e non me l’aspettavo”. Mi ripete. “Ora tocca a me. Spero di morire presto. Vado in una casa famiglia vicino ad una mia cugina che mi può venire a trovare. Poi se sarà così non lo so.

Non lo merito… ho lavorato tanto, mi sono fatta questa casa da sola. Mio marito è morto quando la casa era in costruzione, tre figli da tirar su, erano piccoli. Cosi non me l’aspettavo”. Allarga le braccia in segno di resa. A cosa si arrende? Alla decisione dei figli, alla vecchiaia, alla difficoltà di vivere in una società all’apparenza semplificata, ma in realtà sempre più complicata? Non lo so e non lo sa nemmeno lei.

Mi commuovo, sento il suo dolore. Le dico che sicuramente la porteranno ogni tanto a rivedere la sua casa. Mi dice che è meglio che non la riveda più. Se così deve andare, cosi vada.

La sera mentre preparo la cena cerco di pensare che in fondo Adelaide potrebbe anche star bene nella “Casa Famiglia”. Sono poi cose materiali che lascerà e se fosse morta le avrebbe lasciate comunque.

Ma è viva e vivi sono i ricordi e i desideri che accompagneranno le sue giornate.

Mi viene da pensare a quando a volte in casa mi guardo le foto di quando ero giovane, delle gite, delle vacanze e trovo bella la mia vita, la mia gioventù.

Penso a quando sono sola e decido di non cucinare, di mangiarmi un panino in santa pace, guardando la TV o leggendo un libro ascoltando il rumore del silenzio; o a quando canto sotto la doccia senza che nessuno si chieda se sono impazzita. A volte chiamo un’amica anche se sono le dieci di sera. Non disturbo nessuno.

Se lo fa anche lei sono piccole libertà che le mancheranno.

Volare con la mente senza la briglia degli anni, senza doverne dar conto a nessuno.

Anche Adelaide è uno spirito libero, sempre indaffarata a gestire le sue giornate. Quando era tempo di raccogliere l’uva mi preparava i “sugali** e me ne dava una ciotola. Quest’autunno mi mancherà quel gesto di ringraziamento dettato dal fatto che a volte mi fermavo a parlare con lei.

Ci si pensa tante volte al fatto che se si ha la fortuna di non morire giovani si diventa vecchi. Si pensa di arrivare a quel giorno organizzati, preparati; invece a volte qualcuno deve decidere per noi. Come si fa…? non c’è alternativa.

All’inizio della mia carriera come infermiera ho lavorato alla “Casa di Riposo”. Non ho mai visto maltrattare nessuno, però quando era ora di mangiare si mangiava, quando era ora di dormire si dormiva, quando era ora di lavarsi ci si lavava, quando era l’ora del silenzio si taceva.

Io ero destinata agli autosufficienti, ma anche per loro c’erano rituali dettati dall’organizzazione. I familiari che venivano a trovare il proprio congiunto si contavano sulle punte di tre dita. Sembravano persone senza passato, senza storia, catapultate in un mondo senza futuro. Si sarebbero potuti alzare dal loro letto, ma nessuno lo faceva, a meno che non dovesse andare al bagno.

Alzarsi e camminare, camminare per andare dove?

Oggi è tutto cambiato. Ne sono sicura.

Tre giorni prima della partenza Adelaide impreca, rompe anche dei piatti. Impreca contro il passato, contro gli anni augurandosi che ne rimangano pochi, impreca contro tutto quello che non immaginava andasse così.

La sera, leggendo, anche l’ultimo libro che ho comprato mi parla della vecchiaia. Sembra una congiura verso i miei pensieri.

“Gli ultimi sei anni di vita sono i più costosi, dolorosi e solitari, sono anni di dipendenza e, con una terribile frequenza, sono anni di povertà. Solitamente l’ultima fase è tragica, perché la società non è preparata a gestire la longevità”, scrive Isabel Allende  (Donne dell’anima mia, Feltrinelli). Circa quarant’anni fa lessi un libro di Sindney Sheldon dal titolo La rabbia degli angeli. No, non ricordo più la trama, ma mentre passo davanti a casa di Adelaide e la sento imprecare, mi viene da associare quel titolo al suo nome.

 



Periscopio
Dai primi giorni di febbraio, in cima al “vecchio” ferraraitalia, vedete la testata periscopio, il nuovo nome del giornale. Nelle prossime settimane, nel sito troverete forse un po’ di confusione; infatti, per restare online, i nostri “lavori in corso” saranno alla luce del sole, visibili da tutti i lettori: piccoli e grandi cambiamenti, prove di colore, esperimenti e nuove idee grafiche. Cambiare nome e forma, è un lavoro delicato e complicato. Vi chiediamo perciò un po’ di pazienza. Solo a marzo (vi faremo sapere il giorno e l’ora) sarà pronta la nuova piattaforma e vedrete un giornale completamente rinnovato. Non per questo buttiamo via le cose che abbiamo imparato e scritto in questi anni. Non perdiamo il contatto con la nostra Ferrara: nella home di periscopio continuerà a vivere il nome ferraraitalia e i contenuti locali continueranno a essere implementati. Il grande archivio di articoli pubblicati nel corso degli anni sarà completamente consultabile sul nuovo quotidiano. In redazione abbiamo valutato tanti nomi prima di scegliere la testata “periscopio”: un occhio che cerca di guardare oltre il conformismo e la confusione mediatica in cui tutti siamo immersi. Con l’intenzione di diventare uno spazio ancora più visibile, una voce più forte e diffusa. Una proposta informativa sempre più qualificata, alternativa ai media mainstream e alla folla indistinta dei social media.Un giornale libero, senza padrini e padroni, di proprietà dei suoi redattori, collaboratori, lettori, sostenitori. Nei prossimi giorni i nostri collaboratori, i lettori più fedeli, le amiche e gli amici, riceveranno una mail molto importante.Contiene una proposta concreta per diventare insieme a noi protagonisti di questa nuova avventura. Versando una quota (anche modesta) e diventando comproprietari di periscopio, oppure partecipando all’impresa come lettori sostenitori. Intanto periscopio ha incominciato a scrutare… oltre il filo dell’orizzonte, o almeno un po’ più in là dal nostro naso. Buona navigazione a tutti.

Chi non ha ricevuto la mail e/o volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@ferraraitalia.it

L’autore

Marcella Mascellani

Marcella Mascellani

Ti potrebbe interessare:

  • “IO SONO GLI ALTRI”
    READING DI PRIMAVERA

  • diario in pubblico parole nuove

    Diario in pubblico /
    Parole nuove

  • NON DIRE, MOSTRA
    Interviene Luciana Passero: 3 aprile, ore 17 alla Biblioteca Ariostea

  • Mediterranea è sbarcata a Ferrara

  • Per certi versi /
    Il viale della mente

  • presto di mattina cerva aurora

    Presto di mattina /
    La cerva dell’aurora

  • NATURE URBANE E SPAZI PUBBLICI
    Secondo Incontro sulla Città che Vogliamo: lunedì 27 marzo alle 17

  • Gli operai GKN in piazza per “rompere l’assedio”
    (tutte le puntate di una lunga storia di lotta)

  • Cinquemila litri di acqua:
    critica alle critiche agli ambientalisti imbrattatori

  • Storie in pellicola
    Living: vivere alla ricerca del tempo perduto

L'INFORMAZIONE VERTICALE

CONTATTI
Articoli e informazioni a: redazione@periscopionline.it
Lettere e proposte di collaborazione a: direttore@periscopionline.it
Sostenitori e sponsor a:
Periscopio
Testata giornalistica online d'informazione e opinione, registrazione al Tribunale di Ferrara n.30/2013

Seguici: