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Nella frazione ferrarese di Quartesana, racchiusa tra la trafficata via Comacchio e la ferrovia, è situata una piazza intitolata a Concetta Pusinanti, donna importante nella storia del piccolo paese per il suo ruolo negli anni della guerra, durante i quali si impegnava a fornire aiuto alla popolazione donando farina ai più bisognosi.

Il giardino sensoriale
Il giardino sensoriale

Proprio in questa piazza è situato il presidio di una delle sperimentazioni avviate dal progetto Com.Bus (che già vi avevamo raccontato su Ferraraitalia [leggi]), inaugurata lunedì scorso. L’ideazione ha visto protagonisti i ragazzi dell’attuale classe V della scuola primaria di Quartesana, impegnati in due anni di percorso costituito da ricerche storiche, scambio di opinioni e analisi su come migliorare gli spazi pubblici del loro paese.

Il risultato del percorso è un giardino sensoriale creato al centro della piazza, individuata come simbolo del paese anche e soprattutto per la presenza della maestosa ed imponente farnia secolare che si erge all’ingresso della stessa. Proprio per questo motivo, il nome scelto per la sperimentazione è “Gli amici di Farnia” che, come spiega Elena Maioli (educatrice e protagonista del team Com.Bus insieme agli ideatori Serena Maioli e Giovanni Oliva) durante il rituale taglio del nastro: “il nome rappresenta l’unione tra il paese, la farnia e la cittadinanza, rappresentata in primo luogo dai più giovani. Grazie anche all’aiuto del parroco di Quartesana don Vittorio nel ripercorrere la storia della frazione e dei suoi abitanti – ha continuato – questa aiuola “tecnologica” vuole essere un giardino di storie e di identità, come ben rappresentato dalle targhette che ognuno dei giovani ragazzi partecipanti ha posto al suo interno inserendovi il proprio nome, il momento più bello trascorso e i sogni per il futuro”.
Tra queste targhette, nel giardino sono stati piantati vari semi sbocciati in piante volte all’essere uno stimolo per la mente, per i sensi e per i ricordi: alloro e rosmarino per l’olfatto, evonimo e loropetalo per il tatto, ibisco e fotinia per la vista e pallon di maggio per l’udito.

La gigantesca farnia
La gigantesca farnia

A rendere ancora più festosa e colorata la giornata, già impreziosita dai tantissimi ragazzi entusiasti, ha contribuito la scelta di porre tra gli alberi alle spalle della nuova creazione un allestimento fotografico in cui vengono ritratti tutti i protagonisti della sperimentazione. Un modo per celebrare ancora una volta la storia degli abitanti e per dire che “siamo qua per lasciare la nostra impronta”, come ricordato da Elena Maioli durante il suo discorso.
Inoltre, l’allestimento di un mercatino per la raccolta fondi per il progetto da parte dei genitori dei ragazzi è la conferma dell’attaccamento della popolazione a questa iniziativa, elogiata dai rappresentanti di Com.Bus come vero esempio di cittadinanza attiva.

Anche Quartesana quindi si è impegnata per dare nuova vita ad un luogo che meritava di essere ricordato e celebrato. Quale modo migliore di questo giardino per onorare l’operato e la figura di Concetta Pusinanti che, per prima, ha insegnato quanto importante sia prendersi cura degli spazi pubblici del proprio paese ed averne memoria? Da oggi questa piazza e la bellissima farnia che da secoli vive in questo luogo tornano ad avere la loro giusta centralità.
L’auspicio del team di Com.Bus unitamente ai genitori dei ragazzi, esce ancora una volta dalle parole di Elena Maioli, la quale chiede ai ragazzi di “avere cura di questo luogo ritrovato, esattamente come l’avete avuta in questi anni nel pensare a come riqualificarlo”.

La locandina degli eventi
La locandina degli eventi

Noi non possiamo che unirci a questo auspicio e alla gioia degli amici di farnia per questo piccolo gioiello, culla del passato, del presente e di quello si spera essere un roseo futuro per tutti quei ragazzi che si sono dedicati con passione a questo progetto. Ma il lavoro di Com.Bus non finisce qui, altre sperimentazioni saranno inaugurate nei prossimi giorni.

Link esterni:
Pagina Facebook di Com.Bus
Sito di Com.Bus

 

 

Allestimento fotografico
Giardino sensoriale
Cartello informativo
Mercatino per raccolta fondi
Il taglio del nastro
Ragazzi e genitori
La piazza
Banchetti
tag:

Andrea Vincenzi

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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