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da: ufficio comunicazione eventi Unife

Sabato 16 gennaio, dalle ore 16 alle ore 17, a Palazzo Turchi di Bagno (c.so Ercole I D’Este, 32), si terrà la premiazione del concorso Disegna Porte Aperte, organizzato in occasione della quinta edizione di Porte Aperte al Polo Scientifico Tecnologico, la manifestazione che apre i laboratori di ricerca universitari di via Saragat a tutta la città, tenutasi dal 6 all’11 ottobre scorso e organizzata dai Dipartimenti di Fisica e Scienze della Terra, Ingegneria, Matematica ed Informatica di Unife, in collaborazione con Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e con il sostegno di Mobyt, Associazione Meccanica, Crayola, Edi Elettronica, Formart, Futura Informatica, La Rotonda, La Terra dell’Orso – e Natura, Stileventi, Zenith Ingegneria
La giornata di assegnazione dei premi, dedicata agli studenti delle scuole primarie del territorio che hanno partecipato all’iniziativa, verrà ospitata nell’ambito della mostra Fisica e Metafisica? La Scienza ai tempi di de Chirico e di Carrà.
Afferma il Comitato organizzatore: “Anche nell’edizione 2015, così come nelle precedenti, l’iniziativa Porte Aperte al Polo Scientifico Tecnologico si è rivelata un successo. Le prenotazioni anticipate hanno richiesto un giorno di apertura extra rispetto allo scorso anno, il numero dei visitatori è costantemente in crescita e si allarga il bacino geografico di utenza: abbiamo infatti ricevuto visitatori provenienti da diverse province dell’Emilia Romagna e del Veneto. Su un totale di 3.254 visitatori nei soli percorsi guidati, 2.215 sono stati i giovani partecipanti al percorso Junior, comprendente la mostra guidata Il gioco e la scienza (realizzato da La Terra dell’Orso – e Natura), il planetario in full HD (in collaborazione con Cooperativa Camelot e Columbia Optics) ed incontri ludico-didattici nei laboratori di Fisica, Scienze della Terra, Matematica ed Ingegneria dell’Ateneo”.
“Grazie alla sorprendente risposta degli under 13 – proseguono gli organizzatori – anche nell’edizione 2015 è stato indetto il concorso a premi Disegna Porte Aperte, nel quale i partecipanti del percorso Junior sono stati invitati a realizzare disegni con tema la loro esperienza durante la visita al Polo Scientifico Tecnologico. Abbiamo accolto le opere di più di 250 partecipanti, che comprendono disegni individuali e lavori di classe. Grazie alla partecipazione di scuole e di privati e al sostegno degli sponsor Crayola, La Terra dell’Orso – e Natura, Fisici Senza Frontiere, sabato saremo lieti di premiare i 7 vincitori nella categoria dei premi per le classi (Scuola primaria di Baura, Scuola primaria di Fondo Reno, Scuola primaria Ganzina Lorreggia, Scuola primaria di Malborghetto di Boara, Scuola primaria di Masi Torello, Scuola primaria Matteotti, Scuola primaria Poledrelli), gli 8 vincitori nella categoria dei lavori individuali a scuola (Angelica Bellettati, Davide Bellinelli, Valentina Brancalion, Francesco de Luigi, Flavio Liccardo, Gaia Sacchi, Giada Torre, Claudia Valoroso) e gli 11 vincitori nella categoria dei visitatori privati (Mia ed Anna Alberghini, Martina e Tommaso Camerani, Margherita e Pietro Castaldini, Valerio Leonardi, Mattia Mingozzi, Lucilla Parisini, Marco ed Emma Piacentini, Sara Pieragostini, Luca Procentese, Alessandro e Sofia Righetto, Giulio Vanara)”.
Per approfondimenti:
http://www.fe.infn.it/fisicaemetafisica/disegnaporteaperte/
http://www.fe.infn.it/fisicisenzafrontiere/eventi/premiazione-del-concorso-disegna-porte-aperte/

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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