Skip to main content

Da: Communication Manager Tecnopolo di Ferrara

L’Università degli Studi di Ferrara, il Tecnopolo di Ferrara, il Rotary Club Ferrara e Rotaract Club Ferrara organizzano l’iniziativa giovani e lavoro che si terrà il giorno 25 gennaio 2019 dalle ore 15 presso l’Aula 1 del Polo Scientifico-Tecnologico di via Saragat 1 – Ferrara.

Programma
ore 15.00-15.30 ritrovo e registrazione dei presenti
ore 15.30-16.30 visita alla struttura e ai laboratori del Dipartimento di Ingegneria
dell’Università degli Studi di Ferrara, con presentazione dell’offerta formativa
ore 16.30-17.30 “Ferrara e le sue proposte nel mondo del lavoro oggi”
con intervento del Vicepresidente di Confindustria Emilia Centro Riccardo Maiarelli e da parte di aziende del territorio.
ore 17.30-18.30: conclusione e aperitivo

Il Rotary Ferrara e il Rotaract hanno scelto il tema dei “giovani e mondo del lavoro” come identificativo del loro percorso associativo: l’obiettivo è di far conoscere meglio ai giovani le opportunità di studio che ci sono nella nostra città, e farle combinare con le esigenze reali che le nostre aziende manifestano.

L’evento del 25 gennaio è una parte di un progetto più ampio ed articolato che è partito con la condivisione del tema del lavoro e della formazione. All’interno del Rotary Club e Roratact vi sono molte professionalità che portano con sé esperienze ed esigenze specifiche che il nostro territorio esprime.

Oggi assistiamo ad un fenomeno di grande mobilità degli studenti tra le varie università italiane e non. Di certo questo è di per sé un fatto positivo, tuttavia è bene che le nostre strutture formative, come l’Università, vengano conosciute, così come le necessità di personale qualificato che il mondo del lavoro richiede. Il tessuto industriale locale ha necessità molto spesso superiori rispetto a quanto offerto in termini di persone diplomate e laureate, in particolare per alcune discipline come quelle scientifiche.

È il caso del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara, che propone offerte formative di alto profilo, molto richieste dal mondo del lavoro, unitamente ad una qualità dei docenti e dei laboratori di primo ordine. A confermare tutto ciò il dato di occupazione dei laureati di Ingegneria dell’Unife, che tra tirocini e tesi in azienda quando si laureano hanno già una o più offerte di lavoro e trovano immediatamente occupazione.
Attualmente questa l’offerta formativa del Dipartimento: 3 i corsi di laurea
Ingegneria civile e ambientale
Ingegneria elettronica e informatica
Ingegneria meccanica

e 4 i corsi di laurea magistrali:
Ingegneria civile
Ingegneria elettronica per l’ICT
Ingegneria informatica e dell’automazione
Ingegneria meccanica
Che preparano alle nuove sfide che attendono le imprese, in vari ambiti: dall’elettronica all’informatica, dall’automazione alla meccanica e all’ingegneria civile.

Far conoscere in maniera approfondita ai potenziali candidati i corsi di laurea del Dipartimento di Ingegneria è quindi un obiettivo prioritario per far crescere il territorio, l’occupazione e l’economia in generale.
Il progetto è nato da un incontro presso una nostra Azienda d’eccellenza che ha ospitato i giovani Rotaract; hanno perciò potuto vedere una organizzazione reale, come si muove, quali sono e esigenze specifiche.
Da quell’incontro è nata l’idea di organizzare, per fine gennaio 2019 un evento congiunto.
Saranno interessati il liceo scientifico e l’Istituto tecnico Industriale e si svolgerà presso il Tecnopolo dell’Università di Ferrara.

Le Aziende attraverso la loro viva voce indicheranno quali sono le esigenze in termini di risorse laureate; si effettuerà poi un tour guidato nei laboratori del Tecnopolo per poi concludere la giornata coinvolgendo anche i soci del Club.
È quindi questo il primo passo verso una serie di iniziative rivolte ai giovani e, soprattutto, a coloro i quali non hanno ancora sviluppato una idea precisa sul loro futuro professionale fornendo loro indicazioni su quali sono le esigenze reali della nostra economia.

tag:

UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it