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Kill me Again: l’amore inevitabile dei The Weave

Kill me Again: l’amore inevitabile dei The Weave

Un sassofono stridente, un beat ipnotico e una strofa dall’andamento un po’ goffo. Sulla carta, l’incipit di Kill Me Again del duo The Weave è tutt’altro che ammaliante.

Eppure, il pezzo ti sorride e ti accoglie gentilmente, con le sue atmosfere a metà strada tra il post-punk e il rock psichedelico. Un’alchimia bizzarra e funzionale, così come quella tra i due autori del brano: il chitarrista dei Blur Graham Coxon e la cantautrice Rose Elinor Dougall, che da qualche anno sono compagni anche nella vita.

Il loro primo disco è il self-titled The Weave: 54 minuti in cui l’anima folk tipicamente britannica del duo si fa largo attraverso un’affascinante sperimentazione sonora fatta di synth, sassofoni, drum machine e addirittura la cetra. Uscito a metà febbraio, The Weave ha riscosso fin qui un discreto successo – al momento, un successo più di critica che di pubblico – dando una bella sterzata alla traiettoria artistica e personale dei due protagonisti.

A tratti aspra e criptica, a tratti schietta e trascinante, la suddetta Kill Me Again somiglia un po’ a quell’amore che Cox e Dougall cantano nel ritornello: un amore che, a dispetto del titolo, è sinonimo di sopravvivenza, e non ha bisogno di parole o fatti per essere dimostrato.

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Paolo Moneti

Sono un pendolare incallito a cui piacciono un sacco le lingue straniere e i dialetti italiani. Tra un viaggio e l’altro passo il mio tempo a insegnare, a scrivere articoli e a parlare davanti a un microfono. Attualmente collaboro con Eleven Sports, Accordi & Spartiti, Periscopio e Web Radio Giardino.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)