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Passa col rosso

Tempo di lettura: 2 minuti

Oggi è il 28 dicembre e per me 28 dicembre vuol dire solo Alex Chilton.
Leader dei Big Star, inventore del power pop, bambino prodigio, ragazzo del Sud, perdente di successo o produttore illuminato, boh.
Chi se ne frega.

Brano: “Holocaust” dei Big Star Album: “Third” del 1978
Brano: “Holocaust” dei Big Star
Album: “Third” del 1978

Alex Chilton può essere stato tutte queste cose, a momenti alterni o anche contemporaneamente.
Ma sia stato o no una o tutte queste cose, Alex Chilton è stato sempre e comunque un autore di canzoni e un interprete matto come un cavallo.
Ma soprattutto personale, e modo suo sempre stilosissimo anche a costo di fare delle figure di merda.
Ma è proprio lì che si riconoscono i Grandi, quando fanno le figure di merda.
E in fondo stiamo parlando di uno che ha dedicato la sua vita alla nobile e cazzonissima arte del salto-di-palo-in-frasca.
Uno le cui ultime furono: passa col rosso.
Auguri cazzaro.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)