Per certi versi/La ballata del tempo che non
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La ballata del tempo che non
Venne il tempo
Che il tempo si nascose
Non c’era più
I treni non passavano mai
E sempre
Le Chiese tutte aperte
Tutte chiuse
I negozi
andarono nello spazio
Con le agenzie di viaggio fallite
Il denaro perso il suo consociato
Si sciolse
nell’azzurro del Klondike
Rimasero i gatti
E gli uomini
Che furono ammessi
nelle vite dei gatti
Finirono le parole scontate
Non c’erano più saldi
Rimase il silenzio
E la neve
Cosparse
Di musica
La terra

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Roberto Dall’Olio
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PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
Gli uomini… ammessi nelle vite dei gatti: un’asserzione dal valore grandissimo. Una poesia che va in profondità al ritmo di una ballata
grazie Roberta
Un’utopia dolce ed amara che si scioglie nel sogno. Una poesia molto efficace!