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Papaveri della memoria

Inizia l’ultima settimana di novembre, il mese in cui si celebra il Remembrance Day (11 novembre) in diversi Stati del mondo. È particolarmente sentito in Inghilterra, dove il popolo a partire dalla fine di ottobre indossa, regala e agghinda le città con papaveri rossi, il simbolo della festa. Si tratta della giornata in cui si ricordano tutte le vittime di guerra, dalla Prima Guerra Mondiale in poi. Venne istituita dal re Giorgio V il 7 novembre 1919. È stato scelto il papavero perché è il fiore che cresceva nei tremendi campi di guerra e il cui colore rosso ricorda il sangue versato. Moltissime immagini di papaveri sono state condivise anche sui social, seguiti dalla scritta “lest we forget”, “per non dimenticare”.

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Vittoria Barolo

Dagli studi classici alla laurea in comunicazione. Una giovane che ricerca la sua strada, tra il fascino per la sua terra, il Polesine, e un occhio di riguardo per l’ambiente. Le piacciono i cani, il cioccolato, le foto e le piante carnivore.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)