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Da ufficio stampa CNA Ferrara

La Cna di Ferrara si mobilita nel corso delle due Giornate del 26 e 27 marzo, attraverso workshop, incontri e visite nelle aziende.

Il rapporto con la scuola e l’Università

Orientamento all’imprenditorialità per 700 studenti

L’impresa e i suoi valori, una realtà possibile per i giovani

Ferrara – Saranno più di 700 i giovani degli Istituti medi superiori e dell’Università che, lunedì 26 e martedì 27 marzo, riempiranno le sale riunioni della Cna, ma anche gli uffici e i laboratori, le officine e i reparti macchine di tante attività produttive e dei servizi dei più diversi settori, nell’intento di comprendere meglio i meccanismi e, soprattutto, le passioni e le motivazioni che stanno alla base del fare impresa oggi.

Numerose le storie e i percorsi, le specializzazioni produttive in ambiti tra i più differenziati, multiformi così come lo sono le aziende che, ciascuna con la propria valenza e relazioni con il mercato, costituiscono il mondo della piccola impresa e i suoi valori: intraprendenza, autonomia, etica del lavoro, flessibilità, rapporto con il territorio.

Le Giornate dell’Orientamento alla imprenditorialità di Cna Ferrara si prefiggono innanzitutto di avvicinare i giovani a questa complessa e viva realtà che, come sottolinea Bruno Faccini, presidente dei Giovani Imprenditori dell’Associazione, “può veramente rappresentare una opportunità concreta per il loro futuro”.

“Da sempre Cna – aggiunge Faccini – opera per avvicinare scuola e università all’universo delle imprese, coinvolgendo innanzitutto i ragazzi, ai quali le aziende appaiono spesso una entità distante e un po’ astratta. E, invece, è importante far comprendere loro che l’impresa è un organismo vivo, nel quale ci sono persone vere, che lavorano tanto per realizzare i propri sogni. E che è possibile, per tanti giovani, far parte di questo mondo, diventando imprenditori, ma che bisogna impegnarsi e farsi aiutare, anche e soprattutto attraverso iniziative di orientamento come la nostra e l’esperienza di altri giovani che hanno dato vita ad una loro azienda”.

La prima delle due Giornate di Orientamento alla imprenditorialità dal titolo “Intraprendenti! Percorsi virtuosi tra scuola e impresa”, inizia lunedì 26, alle ore 9, presso la sede provinciale della Cna (via Caldirolo, 84 – Ferrara), inizierà in seduta plenaria. Intervengono: Diego Benatti, direttore provinciale della Cna e Bruno Faccini, presidente dei Giovani Imprenditori Cna. Dopo la presentazione, incontro sul tema: “Glossario semiserio del lavoro contemporaneo – I giovani imprenditori della Cna traducono il lessico del lavoro 4,0”. Quindi, comunicazione sui servizi per il lavoro di Ecipar Ferrara e, a partire dalle 10,30, workshop tematici dedicati a cosa bisogna sapere per avviare un’attività, tenuti dagli imprenditori; i settori interessati sono quelli della ristorazione, della comunicazione Ict e della moda. Parteciperanno studenti degli Istituti superiori: IIS e IPSIA Copernico – Carpeggiani, IT Bachelet e IIS Carducci.

Tra gli workshop, di particolare interesse quello realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Ferrara – sul tema: “Start up innovative, queste sconosciute”.

Imprese Aperte, il programma di martedì 27 marzo, a partire dalle ore 9,30. Classi di studenti degli Istituti secondari di secondo grado si recheranno in visita presso imprese eccellenti della provincia di Ferrara, associate a Cna, per rendersi conto dal vivo di come funziona un’impresa e per incontrarne i protagonisti. Questi i nomi delle imprese: Cablaggi Iosco srl (Argenta – assemblaggi, cablaggi elettrici e montaggi elettromeccanici), Cappelli Ricami srl (Bondeno – ricami di precisione), Cpm di Castaldini Stefano srl (Portomaggiore – costruzioni meccaniche), Delphi International srl (Ferrara – comunicazione e marketing), Dinamica Media srl (Ferrara – web agency e marketing), Intraprese fotografiche (Ferrara – fotografia, graphic design e soluzioni web), La Salani srl (Copparo – prodotti panificazione e pasticceria), Logikamente di Ciammarughi Stefano & C. snc. (Ferrara – agenzia web e software house), Oberti srl (Ferrara – riparazioni elettromeccaniche e vendita macchine elettriche), Officina meccanica Mingozzi Franco & C. sas (Ferrara – autoriparazione e centro revisione), Scacco matto (Portomaggiore – servizi per la salute mentale, recupero disabili psichici), Seba protezione srl (Cento – dispositivi di protezione individuale, antinfortunistica), Società Agricola Pomposa di Vittorio Scalambra e C. sas. (Pomposa -azienda vinicola), Suono e immagine di Franco Davide e C. snc (Ferrara – impianti audio – video e luci per eventi), Torrefazione Caffè Krifi (Ferrara – torrefazione caffè), Trt di Realdini Tiziano & C. sas (Portomaggiore – torneria e fresatura meccanica costruzione parti meccaniche), Vetreria Box Doccia S. Agostino (S. Agostino – lavorazione vetro, box doccia e arredobagno). Gli Istituti scolastici coinvolti nel programma delle visite sono: di Ferrara, IT Bachelet, IIS Carducci, Istituto Vergani – Navarra, IPSIA Copernico – Carpeggiani; di Cento, IIS Carducci sede di Bondeno, IIS Bassi Burgatti e IIS Fratelli Taddia; IISS Montalcini sedi di Argenta e di Portomaggiore; Istituto Guido Monaco da Pomposa di Codigoro; IISS Remo Brindisi di Lido degli Estensi.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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