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da: organizzatori

All’evento nazionale di Generazioni Legacoop parteciperanno 4 cooperatori ferraresi under 40. Presente anche Chiara Bertelli di Legacoop Ferrara, Referente per l’Internazionalizzazione all’Esecutivo Nazionale.

Il 10-11 luglio 2015 si terrà a Firenze, al Teatro Odeon, Woodcoop. Generazioni che
cambiano il mondo, l’evento annuale di Generazioni Legacoop, il gruppo dei giovani
cooperatori di Legacoop.
L’evento vedrà la partecipazione di giovani cooperatori da tutta Italia, che si riuniranno in
Assemblea per eleggere il nuovo Esecutivo Nazionale e si confronteranno con
personalità di rilievo sulle sfide che vedranno impegnate le strutture di Legacoop e le
cooperative associate negli anni a venire: innovazione, lavoro, welfare, formazione dei
dirigenti, internazionalizzazione, legalità.
Da Ferrara parteciperanno Chiara Bertelli, Responsabile Ufficio Promozione di Legacoop
Ferrara e coordinatrice dell’area Internazionalizzazione per Generazioni nazionale,
Francesca Tamascelli, referente di Generazioni Ferrara, Anna Lugaresi (Cooperativa
Camelot e CoopAttiva) e Paolo Giampetruzzi (CDS), memebri del Coordinamento
Regionale di Generazioni. Presenzierà all’iniziativa anche Andrea Benini, Presidente di
Legacoop Ferrara.
La prima edizione di Woodcoop si è tenuta proprio a Ferrara lo scorso anno, presso
il Palazzo della Racchetta, e ha visto la partecipazione di più di 300 giovani cooperatori da
tutta Italia.
I lavori a Firenze si apriranno venerdì 10 luglio alle ore 15:30, presso la Biblioteca delle
Oblate, con l’Assemblea Nazionale di Generazioni Legacoop. Dopo la rendicontazione di
mandato, verranno eletti i componenti del nuovo Esecutivo Nazionale, di cui fa
attualmente parte Chiara Bertelli nel ruolo di Responsabile del Gruppo di
Internazionalizzazione.
“Dal 2013 stiamo lavorando per affermare la cultura dell’internazionalizzazione nelle nostre
cooperative, partendo dai giovani – afferma Chiara Bertelli – e abbiamo ottenuto già
importanti risultati. Grazie all’impegno di Generazioni è infatti nata la prima Rete Europea
dei Giovani Cooperatori, che terrà a Bologna, a settembre, la sua prossima Assemblea”.
Sabato 11 luglio, dopo il saluto di apertura del nuovo coordinatore eletto, si apriranno i
quattro tavoli di lavoro: “Generazioni al Lavoro. Nuovi modelli di lavoro e management
partecipativo”, in cui interverrà anche Walter Dondi, Direttore della Fondazione Unipolis;
“Generazioni per la Legalità. La cooperazione per un’economia e un mercato legali,
trasparenti ed equi”, che vedrà la presenza di Gianpiero Calzolari, Presidente di
Cooperare con Libera Terra; “Generazioni Internazionali. La rete dei giovani cooperatori
europei come opportunità di crescita per le cooperative”, coordinato da Chiara Bertelli;
“Generazioni Cultura. Generare cultura cooperativa”, in cui interverrà Mauro Lusetti,
Presidente di Legacoop Nazionale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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