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Un modo per rilanciare in questa nuova fase di ripresa Arte e Cultura e ridare “ossigeno” alle attività di vicinato. “Vivi l’arte, vivi la città: è il motto dell’iniziativa che prosegue  – dopo essere stata presentata a maggio scorso – si tratta della prima delle due iniziative che prenderà il via nuovamente in questa primavera ed a cui seguirà a stretto giro anche quella legata alla Fondazione Teatro comunale “Abbado” dal titolo “Vivi l’arte, il teatro e la città” presentata a giugno del 2021 che prevede meccanismi simili.
“E’ fondamentale tenere accesa la luce della cultura e dell’arte attraverso le mostre che rappresentano un importante volano per tutte le attività commerciali, turistiche, della ristorazione, della ricettività e dello shopping – commenta 
 in apertura Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – Tali eventi sono indispensabili, nel momento in cui si colgono segnali di un auspicata riapertura, per riavviare il turismo, anche straniero, in città, nell’intero territorio provinciale e fino alla costa”.
Un progetto rilanciato  e vista con soddisfazione da Marco Gulinelli, assessore alla Cultura:”Prosegue il lavoro di squadra e il dialogo continuo per la promozione culturale. In questo quadro la collaborazione con Ascom Confcommercio Ferrara,  già concretizzata in una partnership per incentivare l’accesso ai musei a primavera scorsa, si è rivelata proficua e stimolante per visitatori e attività produttive. Queste iniziative sono un ulteriore incentivo all’intera filiera della cultura. Abbiamo in agenda, nel 2022, almeno una decina di future mostre, in una programmazione  continua, diversificata e particolarmente ricca. Per massimizzare la promozione e per investire sulla valorizzazione culturale è fondamentale un lavoro di squadra, come dimostra la sinergia con Ascom”.
L’iniziativa verrà applicata sulle mostre in essere ed ovviamente anche su quelle future. In pratica i turisti mostrando il biglietto di una delle mostre  in città – organizzate dalla Fondazione Ferrara Arte, partner dell’iniziativa – potranno usufruire di una scontistica pari al 10% negli acquisti nelle attività commerciali e della ristorazione che aderiranno al progetto e che saranno segnalate da un apposita locandina. Una cinquantina gli esercizi (abbigliamento, articoli regalo, bar, ristoranti…)  che proseguono nella loro adesione . L’elenco, in aggiornamento verrà poi pubblicato sul sito ascomfe.it e sui canali Social di Ascom Ferrara. La scontistica definita verrà anche applicata a tutti coloro che visiteranno i palazzi storici, musei e varrà anche per i possessori della MyFe Card. 
Elenco mostre: “Oltre lo Sguardo” di Arianna Di Romano (alla Palazzina Marfisa d’Este dal 20.02 al 12.06.2022); “Volumi narranti” di Sergio  Zanni (al Padiglione d’Arte Contemporanea fino al 06.03.2022); “Il Silenzio delle cose” di Filippo De Pisis (al Castello Estense fino al 02.06.2022). 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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