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Da Consorzio Factory Grisù

Dal 1° febbraio è ufficialmente aperto il bando per la gestione di servizi di ristorazione all’interno della factory creativa di via Poledrelli 21 a Ferrara. Il Consorzio Factory Grisù è il soggetto gestore al quale il Comune di Ferrara ha affidato nel 2016 il compito di sviluppare il progetto di insediamento e assegnazione degli spazi disponibili nell’ex caserma VVFFa nuove imprese dell’industria culturale creativa.

Oltre a questo il progetto prevede la possibilità di insediare servizi di ristorazione aperti al pubblico. Lo scopo del presente bando è l’individuazione di un soggetto che si occupi della gestione del cosiddetto Hangar, destinato ad essere aperto al pubblico e dotato di servizi di ristoro. Lo spazio è collocato al piano terra in vicinanza dell’ingresso di via Poledrelli, con affaccio sul cortile principale. La dimensione è di circa 150 mq. dei quali un quarto destinati a cucina e ambiti di servizio per il personale.L’hangar è stato identificato come luogo di aggregazione per dare visibilità alle imprese culturali creative insediate nella factory,ma non solo. Ci si attende che oltre a fornire servizi di ristorazione, lo spazio possa essere usato per ospitare eventi,quali presentazioni di prodotti, piccoli corsi introduttivi, concerti per formazioni ridotte, mostre d’arte e fotografiche, gaming, ecc.

FactoryGrisù è sede di imprese che operano quotidianamente con personale proprio. Si tratta di un bacino di utenza potenziale limitato ma costante. A Grisùvengono inoltre organizzati in modo continuativo eventi di diversa natura che attraggono pubblico. Nell’arco del 2017 si sono svolte qui numerose iniziative, tra cui un festival di fotografia, un festival di micro-teatro, un festival sulla rigenerazione urbana, una rassegna estiva organizzata dal Comune di Ferrara, alcuni eventi del festival Internazionale. La programmazione della stagione 2018 è attualmente in corso e inizierà ad aprile con il festival di fotografia Riaperture.

Il Consorzio Factory Grisù ha partecipato recentemente al bando della Regione Emilia Romagna “Consolidamento e rafforzamento delle strutture a sostegno della promozione imprenditoriale” con il progetto “Cresco a Grisù” che è stato dichiarato ammissibile a finanziamento. Parte dei fondi previsti saranno investiti in una prima sistemazione dell’hangar a sostegno dell’investimento del gestore.

Può partecipare al bando qualsiasi soggetto che rispetti i requisiti previsti dalle normative vigenti per la gestione di uno spazio aperto al pubblico, requisiti che potranno variare in base alle caratteristiche specifiche del progetto proposto. Ogni soggetto interessato potrà prendere visione di tutto il materiale messo a disposizione dal Consorzio attraverso il sito web www.factorygrisu.it, e richiedere appuntamento per un sopralluogoai locali incontrando i tecnici incaricati. Il bando rimarrà apertofino al 15 marzo 2018.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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