di Maria Luigia Giusto
Per la terza volta è successo. La quieta città adagiata sul letto del Po si è risvegliata in questa stagione in cui ogni strada ha i suoi papaveri, mostrandosi ad abitanti e visitatori nella sua natura più bella. Le vie segrete, gli angoli nascosti e inosservati sono stati scandagliati in 72 ore da migliaia di curiosi. Le begonie esuberanti, le felci antiche, i gelsomini inebrianti, i glicini, le ortensie e le rose misteriose hanno dato loro il benvenuto nel modo silenzioso eppure così spettacolare che le fa rinascere ad ogni nuovo tepore. Gli alberi secolari sono stati sorpresi da così tanti passi sulle loro radici interrate: i tigli, gli ippocastani, gli aceri, il ginkgo hanno osservato dall’alto quella strana specie che una volta l’anno, tutta insieme, si è data appuntamento per andare a cercarli, trovarli, ammirarli e fotografarli, portando con sé una foglia speciale, un petalo raccolto, un molle filo d’erba. E’ stato un rinnovato e riuscito esperimento sociale ed ecologico che ha confermato l’incontro, l’incanto nella natura.
Ferrara film corto festival
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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.
Redazione di Periscopio
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it