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30 Luglio 2018

Prendere il largo

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di Maria Luigia Giusto

In estate la voglia di fresco, di essere a contatto con l’acqua e di rilassarsi guardando l’oscillare delle onde marine è un desiderio comune. Il mare calma, distende come la sua ampia vastità, culla e canta canzoni profonde e misteriose. Il mare invita a tornare indietro e riprovare, sempre. Una giornata a mare diverte, scalda il cuore, ricorda che l’infinito esiste ed è ai nostri piedi. Il mare va rispettato e protetto, è una creatura che accoglie, nutre e dà la vita. Ci porta lontano, collega il mondo, crea relazioni impensate.

“Del mare amo la vastità, quel suo seminare e liberare nell’aria respiri e richiami di libertà. E ogni volta so che l’ormeggio dal mondo si scioglie appena entro nelle sue acque, che il viaggiare a bracciate verso l’orizzonte è l’inizio di qualcosa di nuovo.”
Fabrizio Caramagna

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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