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da: Organizzatori

Il prossimo 2 aprile si celebrerà la VII Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, sancita dalle Nazioni Unite nel dicembre 2007, per promuovere la conoscenza dell’autismo e la solidarietà nei confronti dei bambini e delle persone che ne sono affette.
Ieri nella Sala degli Arazzi del Comune di Ferrara si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle iniziative organizzate dall’associazione “Dalla Terra alla Luna onlus” di Ferrara e che vanno sotto il titolo “Ti racconto la luna”.
Il Vicesindaco Massimo Maisto, ha curato l’intervento di accoglienza e ha riassunto l’elenco delle Istituzioni che hanno offerto il proprio patrocinio: Comune e Provincia di Ferrara, Servizio Sanitario Regionale (Emilia Romagna), Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara, Università e Ufficio Scolastico Regionale, con la collaborazione di Arci Ferrara.
Mauro Presini, maestro elementare che si occupa di integrazione scolastica degli alunni con disabilità, ricordando il senso della giornata del 2 aprile, ha introdotto l’iniziativa con le scuole prevista per lo stesso giorno. Quest’anno infatti, in seguito alla vittoria del Premio Estense da parte del libro di Gianluca Nicoletti “Una notte ho sognato che parlavi” (che tratta del difficile rapporto tra un padre ed il proprio figlio con disturbi autistici), diversi Istituti della provincia partecipano alla diciannovesima edizione del Premio Estense Scuola e stanno ultimando i propri lavori di gruppo in cui approfondiscono in maniera originale la conoscenza dell’autismo.
Donata Cotti, genitore dell’associazione “Dalla Terra alla Luna onlus” (nata a Ferrara nel 2002), ha sottolineato l’importanza sia di offrire informazioni ai cittadini che di approfondire la conoscenza dei disturbi dello spettro autistico per aiutare le famiglie dei ragazzi ad affrontare nel modo migliore il futuro. Infatti un destino comune, dopo la fine del percorso scolastico, è la solitudine nell’affrontare i problemi della quotidianità senza servizi specifici e preparati a prendere in carico questa patologia.
Francesca Masina, neuropsichiatra infantile dell’Ausl Ferrara, ha spiegato che i disturbi di tipo autistico si manifestano entro i primi tre anni di vita e sono causati da un disordine organico dello sviluppo. Essi coinvolgono l’interazione sociale, le capacità di comunicazione, le modalità di comportamento e il tipo di interessi e di attività.
Attualmente l’unità operativa di neuropsichiatria infanzia-adolescenza dell’Ausl di Ferrara segue oltre 150 casi di bambini con autismo
Infine Roberto Roversi (Arci Ferrara) ha presentato nel dettaglio la rassegna cinematografica che si caratterizza, oltre che per la qualità di tutti i film, anche per la presentazione di due opere in prima visione che hanno già ricevuto diversi premi e riconoscimenti: “The Special Need” e “Pulce non c’è”.
Questo il programma dettagliato:
Mercoledì 2 aprile alle 9.30 – Sala Boldini via Previati 18 (Ferrara)
Convegno con le scuole
Interventi del dott. Stefano Palazzi (neuropsichiatra infantile), del dott. Michele D’Ascanio (psicologo); altri interventi e letture di: Marco Sgarbi (attore e regista), Claudia Titi (maestra elementare). Introdurrà e modererà Mauro Presini (maestro elementare).
La rassegna cinematografica alla sala Boldini di via Previati 18 a Ferrara prevede queste due proiezioni serali: 
– 1 aprile ore 21 “The Special Need”, regia di Carlo Zoratti, 2013 (ingresso 5 euro – prima visione)
Il ventinovenne Enea è in cerca di amore, soprattutto fisico. Da ragazzo autistico qual è, sa che nella sua Italia è tutt’altro che facile trovarlo. Così, in compagnia dei suoi migliori amici Carlo e Alex si mette in viaggio attraverso l’Europa, finendo con il trovare molto di più di quello che stava cercando.
 – 2 aprile ore 21 “Pulce non c’è”, regia di Giuseppe Bonito, 2012 (ingresso 5 euro – prima visione)
Giovanna e Margherita, detta Pulce, sono due sorelle. Pulce ha 9 anni, è autistica. Nonostante le difficoltà, la famiglia è serena, almeno fino a quando pulce non viene portata via da scuola dagli assistenti sociali.
Le seguenti proiezioni pomeridiane saranno invece ad ingresso libero:
– 9 aprile ore 17,30 “Adam”, regia di Max Mayer, 2009
Beth è una giovane, bella e intelligente scrittrice che non si è ancora ripresa da una relazione finita male. Poco dopo aver traslocato nel suo nuovo appartamento, Beth fa la conoscenza del suo vicino di casa Adam, un bel ragazzo ma solitario e autistico.
– 30 aprile ore 17,30 “The Black Balloon”, regia di Elissa Down, 2008
Il film racconta il difficile rapporto fra Thomas e suo fratello Charlie, affetto da autismo. Con l’aiuto della sua famiglia e della sua ragazza Jackie, Thomas proverà ad accettare suo fratello.
– 14 maggio ore 16,30 “Il mio nome è Khan”, regia di Karan Johar, 2010
Protagonista singolare, un giovane indiano musulmano emigrato a San Francisco, affetto da una forma lieve di autismo, la sindrome di Asperger, che impedisce di capire gli altri o induce a prendere alla lettera quanto dicono. La malattia ne fa un antieroe nemico delle convenzioni.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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