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da: Made Eventi

Da San Giorgio alla Festa della Liberazione, un week-end tra natura e cultura.

Tre giorni pieni di iniziative nel Parco del Delta del Po, per passare dei momenti di relax e scoperta in mezzo alla natura grazie alle iniziative di Primavera Slow 2016.
Sabato 23 aprile, al Museo del Territorio di Ostellato, un pomeriggio da non perdere: alle 15 visita guidata gratuita, compresa nel biglietto d’ingresso, mentre alle 16.30 i bambini potranno divertirsi con il laboratorio “Segna-libro” in occasione della Giornata Mondiale del Libro. E, alle Vallette di Ostellato, sempre per i più piccoli è dedicato “Letture in Valle”, con letture di testi per bambini nel suggestivo scenario delle valli al tramonto. Chi invece è appassionato di fotografia, non può lasciarsi scappare “Tramonto in Valle”, escursione serale alla ricerca degli scatti più emozionanti e alla scoperta dei canti notturni. Ad Argenta invece appuntamento esclusivo alle 21 con “Ascolto notturno”, escursione serale in oasi per ascoltare i canti notturni.

Domenica 24 aprile, alle 11 e alle 16.30, tutti alla Delizia del Verginese (Portomaggiore) per una visita guidata che ci porterà alla scoperta di questa antica dimora e dei suoi giardini rinascimentali. Per gli amanti dei birdwatching, possibilità di sfruttare i numerosi capanni fotografici situati all’interno delle Valli di Argenta, mentre per chi cercasse qualcosa di più “attivo”, “Bicibarca nelle Valli”, una mattinata insieme per scoprire le Valli di Argenta con partenza in bici dal Museo e arrivo al punto di imbarco, percorso in barca elettrica a bordo del Pesce di Legno, e ritorno con giro ad anello pedalando lungo gli argini di cassa Campotto.

Lunedì 25 aprile, tantissime altre iniziative per tutta la famiglia. Ad Argenta appuntamento con “Navigando per le Valli”, un suggestivo percorso di circa un’ora a bordo del Pesce di Legno, imbarcazione elettrica, all’interno della cassa di espansione Campotto, tra canneti e ninfee bianche per ammirare l’incanto delle Valli di Argenta. Alla Delizia del Verginese alla scoperta dei fiori dei giardini rinascimentali con “E tu che pianta sei?” mentre al Museo del Territorio di Ostellato alle 16 il laboratorio didattico “Ma che bel cappello!”.

Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito internet www.primaveraslow.it oppure è possibile chiedere informazioni contattando telefonicamente l’ente promotore “DELTA 2000” al numero 0533 57693/4
L’evento è organizzato dal Gruppo di Azione Locale DELTA 2000 con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Asferico, ASOER, EBN, Federparchi, Legambiente, Lipu, Birdlife International, WWF, ISPRA.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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