da: ufficio stampa A.N.B.I.
ANBI: COLLEGATO AMBIENTALE, PAGINA NUOVA PER IL TERRITORIO “Natale è più bello, perché più verde”: è questa la soddisfazione, con cui l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e di Tutela del Territorio (ANBI) ha salutato l’approvazione del Collegato Ambientale, riconoscendo merito all’impegno dei Ministri, Galletti ed Orlando.
All’inizio della stagione invernale, dopo un autunno straordinariamente mite, l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) ha redatto un monitoraggio sullo stato delle riserve idriche del Paese: si conferma una generalizzata preoccupazione in prospettiva.
Si chiamano “pozzi bevitori” ed “A.F.I. – Aree Forestali di Infiltrazione”, due risposte innovative ai cambiamenti climatici, che stanno minando il regolare approvvigionamento idrico nel nostro Paese. I “pozzi bevitori” sono manufatti che, inseriti nel terreno, permettono di “abbeverare” il sottosuolo con flussi idrici, adeguatamente deviati; le Aree Forestali di Infiltrazione sono invece terreni, dove una specifica sistemazione agricola favorisce la permeabilità del suolo.
E’ costante l’impegno del Consorzio di bonifica Tevere Nera per la messa in sicurezza delle aree classificate ad elevato rischio idraulico nella Conca Ternana, nell’ambito del Piano di Assetto Idrogeologico dell’Autorità del bacino del fiume Tevere. Sono infatti stati appaltati definitivamente gli interventi per la messa in sicurezza del fiume Nera nel tratto riguardante la città di Terni e la zona industriale Terni – Narni (III Stralcio 3° Lotto): i lavori (costo complessivo: € 4.638.025,00) consistono in innalzamenti arginali in terra, terra armata e muri.
La Regione Veneto ha annunciato 1.700.000 euro per il Consorzio di bonifica Delta Po (con sede a Taglio di Po, RO): andranno a saldare le spese sostenute dall’ente consortile per la costruzione del ponte, che collega l’abitato di Scardovari con l’isola di Polesine Camerini e sovrasta la barriera contro la risalita del cuneo salino realizzata a fine anni ‘90. Il ponte di prima categoria, lungo 140 metri e a 3 luci, è dotato di un carroponte funzionale alla manutenzione e gestione della sottostante barriera, rappresentando un’importante via di fuga in caso di alluvione.
Il Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine) ha indetto la gara per l’appalto delle opere di “Sistemazione idraulica della rosta di Ospedaletto sul fiume Tagliamento” a Gemona: un intervento da 1.110.000 euro. Il progetto contempla la realizzazione di opere finalizzate a proteggere l’argine sinistro posto a valle dell’opera di presa di Ospedaletto, la cui stabilità è minata da importanti erosioni; si stima che i lavori potranno avere avvio a metà 2016 con una durata prevista di 180 giorni.
Sono praticamente conclusi i lavori (importo: 100.000 euro) per la costruzione di un nuovo manufatto di immissione della Fossetta di Vetrego nello scolo Pionca tra i comuni di Mirano e Pianiga. Lo ha reso noto il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre), precisando che si tratta di un intervento a completamento di opere già realizzate e concluse nell’ambito del progetto di “riassetto idraulico e rinaturalizzazione dell’asta principale dello scolo Pionca”; grazie ai risparmi ottenuti si è potuto realizzare il nuovo manufatto per evitare che eventuali piene rischino il reflusso delle acque verso i territori delle “Basse” che, come dice chiaramente la toponomastica, risultano più depressi e potenzialmente soggetti ad allagamenti.
Si è riunito il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) per l’approvazione del bilancio di previsione 2016 oltre che del Codice Etico di Comportamento e del nuovo regolamento consortile di polizia idraulica.
Zona per zona, tappa dopo tappa il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) ha voluto incontrare prima della fine dell’anno tutte le Amministrazioni Comunali del proprio territorio per fare insieme il punto della situazione. Un ciclo di conferenze denominate “Stati Generali dei Territori”, al fine di relazionare sull’attività effettuata finora dal nuovo ente, presentare le linee fondamentali del bilancio e del piano delle attività per l’anno 2016, raccogliere richieste e indicazioni.
È in distribuzione il nuovo “Anbi Veneto News”: in questo numero è tracciato il bilancio dell’annata 2015 dei Consorzi di bonifica della regione,“un anno ricco di impegni che ha visto i Consorzi presenti alla grande manifestazione universale Expo, con incontri, visite guidate e convegni, supportati dalla spinta di innovazione multimediale, atta a valorizzare il nostro lavoro.” Si trovano poi tutti gli eventi realizzati nel corso dell’anno, da “Expo Venice” ad “Expo Milano”, dalla “Settimana della Bonifica e dell’Irrigazione” alla “Settimana dell’Ambiente”. Infine, spazio al progetto scu! ola di Anbi Veneto “Acqua, ambiente e territorio, alla scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua” ed al focus sulla fitodepurazione, tenutosi al Flormart, toccando infine anche il capitolo della trasparenza.
Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) è costituito da un comprensorio molto ampio ed articolato dalle caratteristiche ambientali uniche. Parte da questa consapevolezza l’offerta didattica “Dalla montagna alla pianura: mille corsi d’acqua… un unico Consorzio di Bonifica”, che l’ente consortile propone agli alunni delle scuole del comprensorio: un piano formativo che, dopo il successo del progetto pilota dello scorso anno, torna per l’anno scolastico 2015/2016 a coinvolgere le scuole del territorio, in particolare le classi prime degli istituti secondari di primo grado.
Eligio Giovanni Battista Terrenzio, dottore agronomo, è il nuovo Presidente del Consorzio di bonifica Montana del Gargano (con sede a Foggia); alla riunione di insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’ente consortile è intervenuto, fra gli altri, l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia, il quale ha sottolineato con soddisfazione l’unità di intenti del mondo agricolo, affermando anche che vi sono interessanti potenzialità per nuovi investimenti nel settore della difesa idraulica e della valorizzazione della filiera del legno. | |
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it |
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
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