Skip to main content

Da: PanathlonClubFerrara

Un 2020 di silenzioso lavoro per il Panathlon Club Ferrara

Si è riunita online la settimana scorsa l’assemblea annuale dei soci del Panathlon Club Ferrara, dove si è ben disegnato come il 2020 sia stato per Club di “silenzioso” lavoro. Infatti, dopo aver programmato l’attività conviviale e progettuale, il lockdown ha bloccato tutte le attività in presenza. In questo anno orribile però il Club non si è però fermato, continuando a lavorare, avendo rispetto della grave situazione nella quale il nostro Paese versava, dell’impegno delle classi lavorative attivamente coinvolte nella gestione dell’emergenza e delle tante, troppe persone che ci hanno lasciato senza neppure la possibilità di un ultimo saluto dei propri cari.
Stiamo attraversando un momento storico durante il quale lo sport ha il dovere morale di mettersi in secondo piano dal punto di vista agonistico, insegnando invece a fare squadra, per condividere i suoi valori con la collettività, applicando le regole del “Fair Play” nel così sconvolto quotidiano ed offrendo i suoi esponenti più rappresentativi alla comunità come esempio di pratiche virtuose.
Ed è in questo senso che il Club ha operato, facendosi portatore del messaggio del dono, promuovendo la pratica della donazione del sangue, devolvendo o reindirizzando le proprie spese a chi ha bisogno di essere sostenuto e patrocinando e sostenendo operazioni con queste caratteristiche, svolte direttamente o attraverso l’azione dei soci, che come “pantathleti” accettano uno stile di vita rispettoso di questi valori.
Dopo aver operato, anche se in silenzio, è doveroso andare a vedere quanto fatto, per dargli il giusto risalto, e proporre nuove attività, sempre in sicurezza e consapevoli che almeno per un po’ bisognerà adattarsi a questa nuova normalità, aiutandoci e rispettandoci tutti, consapevoli che la libertà dell’uno non deve essere fonte di pericolo per l’altro, proprio una delle regole che lo sport insegna da sempre.
Numerose le attività benefiche portate avanti dal Club, che ha donato 600€ ad AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma – sezione di Ferrara, l’associazione alla quale il Professor Mario Testi aveva deciso di destinate tutti i proventi del suo libro (edito da Faust Edizioni), un doveroso ricordo all’uomo, studioso di Sport e amico del Panathlon; sono stati inoltre donati 1000€ all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara “Arcispedale Sant’Anna” per la gestione dell’emergenza sanitaria da COVID-19, 200€ ad AMA – Associazione Malattia Alzheimer Ferrara onlus per contribuire alla realizzazione dello spettacolo “Ciao Fabrizio!”, organizzato per omaggiare Fabrizio Frizzi, donatore e attivo nell’ambito del volontariato e della solidarietà, svoltosi il 12 settembre 2020 al Parco Pareschi.
È importante sottolineare il patrocinio morale e comunicativo dato dall’associazione alle attività benefiche portate avanti da numerosi soci, tra le quali vogliamo ricordare l’Atletica Estense Solidal Pizza Party, che ha permesso un versamento sempre all’Ospedale di Ferrara di 750€, il 1°Maggio Ferrara Inline – Run-Up Edition e il calendario “PG e Ferrara” della Palestra Ginnastica Ferrara, che hanno portato in dote 600€ alla Croce Rossa Italiana e 1000€ ad AVIS Comunale ODV, l’impegno dell’Holiday Village Florenz nell’ospitare presso la propria struttura il personale sanitario impegnato nell’emergenza, la partecipazione alla campagna di CONI e AVIS Ferrara “Distanti ma Uniti – Esco solo per donare”, che ha fatto si che molti soci si siano prestati come Testimonial della campagna presso le proprie associazioni, consentendo all’ente deputato alla raccolta del sangue nel nostro territorio di mantenere inalterate le scorte di sangue anche durante i periodi più duri del lookdown.
Menzione a parte merita l’assegnazione dei Premi Panathlon, destinati ai giovani talenti dello sport locale. In questi anni le assegnazioni dei premi si sono sempre rivelate azzeccatissime, basti ricordare quello consegnato nel 2018 a Marta Bertoncelli, che durante l’estate avrebbe dovuto vedere coronato il suo sogno Olimpico a Tokyo (sogno solo rimandato). Quest’anno non è sembrato opportuno assegnare tali riconoscimenti: come detto lo sport agonistico ha avuto il dovere morale di mettersi al servizio della socialità, e per questo motivo si è pensato di rinviarli a maggio del 2021. Si è quindi deciso di devolvere la somma destinata alle borse di studio che corredano i premi e le spese relative ad alcune prestigiose Associazioni Sportive del nostro territorio, che siano pro-tempore rappresentate da Presidenti operanti all’interno del Club stesso, nello specifico VIS 2008 A.S.D., A.S.D. 4 Torri Volley 1947, Palestra Ginnastica Ferrara A.S.D., Canoa Club Ferrara A.S.D., A.S.D. Atletica Estense, Polisportiva “Chi gioca alzi la mano” e la A.S.D. C.S.R. Ju-Jitsu Italia sezione di Ferrara.
L’ottimismo estivo ha fatto in modo che si potesse pensare di riprogrammare facendo ripartire convivi e progetti. Ed è così che, congiuntamente ad altri Club limitrofi, si è lavorato per promuovere al meglio il nostro territorio, coinvolgendo anche la nostra provincia ne “La Route 5 du Panathlon”, ormai storica iniziativa cicloturistica che per la prima volta questo fine settembre è uscita dai confini del Triveneto per approdare sulla Destra Po e nel nostro Delta.
Sempre a settembre è stato possibile svolgere l’unico convivio in presenza: “Dove eravamo rimasti? Ripartiamo dalla presentazione del libro <>”, ripartendo proprio da quanto rimasto sospeso in febbraio, purtroppo senza la presenza del professor Mario Testi, che doveva essere ospite della serata, nel frattempo venuto a mancare.
Nell’ultima parte dell’anno, dove si è tornati ad essere fortemente limitati nella possibilità di incontrarci dal vivo, ma con immutata voglia di mettersi al servizio della collettività, il Club ha realizzato l’edizione 2020 dei Premi Fair Play “Valentino Galeotti”, in modo da continuare a valorizzare questo aspetto primario dello Sport e fornire così le “segnalazioni” per i premi nazionali ed internazionali, che quest’anno hanno visto il club ferrarese in grande spolvero. Nel 2019 infatti il Panathlon Club di Ferrara ha riconosciuto i premi per il “gesto” dei giovani Eugenio Dondi e Kevin Del Passo (premiati durante la consegna dei Premi Panathlon), l’impegno di AVIS Comunale e Provinciale di Ferrara in ambito socio-sportivo (premiate durante il Galà dello Sport del CONI), la carriera di Renzo Guerrini e la comunicazione di Mirko Rimessi (premiati durante la tradizionale Cena degli Auguri).
Le segnalazioni hanno poi fatto il loro corso e a fine febbraio il “gesto” di Eugenio Dondi, attore principale dell’episodio di fair play, e la “comunicazione” di Rimessi sono stati scelti come vincitori dei Premi Fair Play dall’AREA 5 (Emilia-Romagna e Marche) del Panathlon International, unitamente ad un certo Davide Cassani (alla carriera), premi ancora in attesa di essere consegnati a causa della pandemia.
Il racconto del gesto del giovane Eugenio Dondi è stato inoltre opportunamente tradotto per essere presentato al International Fair Play Committee, organizzazione incaricata dal CIO per la consegna delle benemerenze internazionali, che gli ha assegnato il Diploma mondiale del Fair Play nella categoria Jacques Rogge – Giovani (riservata agli under 20), “per riconoscere i risultati esemplari nel mondo dello sport e nel campo della promozione del fair play”, riconoscimento che nella gerarchia del premio internazionale per questa categoria è secondo solo al “Trofeo Fair Play per i Giovani – Sotto gli auspici del Presidente del CIO”.
Purtroppo, coscienti che la normalità non è prossima a venire, la programmazione del 2021 è stata pensata sfruttando al meglio le “cose buone” che la pandemia ci ha insegnato, cioè l’opportunità di incontrarci e di incontrare prestigiosi ospiti anche online e lo sfruttare al meglio “la rete” per portare avanti i progetti. A breve infatti verrà presentata l’edizione 2021 del Premi Panathlon, che torneranno ad essere assegnati ai migliori atleti-studenti.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it