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21 Maggio 2020

Gruppo no 5GFe

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Gruppo No 5G Ferrara

Il GRUPPO NO 5G FERRARA, in collaborazione con ALLEANZA ITALIANA STOP 5G, ha ritenuto fondamentale aprire un dialogo tra le figure istituzionali e i cittadini, relativamente ai problemi connessi all’installazione di apparecchi che emettono questo tipo di onde elettromagnetiche.
Il 21/5/2020 è stata presentata una ISTANZA al sindaco di Ferrara Alan Fabbri e a tutti gli altri sindaci dei Comuni dalla Provincia di Ferrara, affinché valutino attentamente i rischi connessi a tale tecnologia, sulla quale esiste scarsa informazione e ancor meno dibattito pubblico.
Attualmente non ci sono studi e ricerche scientifiche esaustive, in grado di fornire un quadro certo sugli effetti che produrrà sull’uomo e agli ecosistemi, ma soprattutto non vi è evidenza scientifica che tutto questo sia completamente innocuo e privo di rischi.
Il 5G richiede la costruzione di una infrastruttura molto intensa sia nelle aree urbane, che in ogni angolo del mondo: Wi-Fi dallo spazio, droni nel cielo, milioni di mini-antenne a microonde millimetriche, distanziate poche decine di metri, sul 98% del territorio nazionale. A tutto questo si sommeranno le esistenti antenne per telefonia mobile: 2G, 3G, 4G, Wimax e i numerosissimi Wi-Fi già attivi. Ci troveremo immersi in un “brodo” elettromagnetico senza precedenti per l’umanità, la popolazione sarà sottoposta ad una sovraesposizione di inquinamento elettromagnetico 110 volte superiore all’irradiazione attuale.
Dal 2018 ad oggi molti studi attestano l’esistenza di conseguenze neurologiche, metaboliche, riproduttive generate dall’esposizione da elettrosmog. Tra questi studi ricordiamo quelli pluriennali prodotti dal NATIONAL TOXICOLOGY PROGRAM e dall’Istituto RAMAZZINI di Bologna.
L’agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza in classe 2B (possibile cancerogeno). Attualmente è in corso la rivalutazione dall’attuale classe 2B alla classe 2A (probabile cancerogeno), se non alla classe 1 (cancerogeno certo).
Anche la maggiore organizzazione di ricerca italiana, Alleanza Contro il Cancro, sta studiando le possibili correlazioni tra tumore maligno al cervello e onde elettromagnetiche. Il presidente dell’associazione Medici per l’Ambiente (ISDE) Agostino di Ciaula ha usato questa espressione: “Con l’accensione delle reti 5G faremo un salto nel buio”.
La scienza indipendente quindi sta cominciando ad indagare.
Perché prima di attivare una rivoluzione di tale entità non è stata compiuta nessuna ricerca degli effetti a lungo termine sulla salute di tutti gli esseri viventi? É inaccettabile che non ci sia ricerca pubblica di portata adeguata alle implicazioni per la salute di questa nuova tecnologia attendendo che sia la sperimentazione sulla popolazione a dare elementi valutativi sugli effetti.
Pertanto noi cittadini esigiamo che la scienza non di parte, valuti attentamente i rischi. Chiediamo, di non anteporre gli interessi delle aziende private alla salute di tutti. Nel rispetto del principio di precauzione, si chiede una moratoria della sperimentazione 5G su tutto il territorio ferrarese.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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