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da: Associazione Ferrara Buskers Festival

Ogni cultura ha il suo universo di musica. Da sempre, fin dalle origini del mondo, gli uomini hanno prodotto ritmi, battiti, suoni, fino ad inventare strumenti, organizzare le voci, creare armonie e poi le note, guidati dall’emozione e dall’immaginazione. In tutto il pianeta, i più disparati popoli portano con sé un bagaglio di cultura musicale ricco ed eclettico: tradizioni antiche che si mescolano con invenzioni moderne, idee e contaminazioni. A raccoglierlo e a condividerlo, da ogni parte del globo, ci sono i musicisti di strada, veri e propri esploratori dei suoni, da quelli più ancestrali a quelli ancora da inventare, viaggiatori dell’anima, perché come ha scritto Bruce Chatwin “la vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi”. I viandanti musicali più talentuosi si incontrano dal 20 al 30 agosto 2015 al Ferrara Buskers Festival® – la 28esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada – che ogni anno conta oltre 800mila spettatori, che possono in questa edizione girovagare tra più di 100 shows al giorno gratuiti e le esibizioni di oltre 1.200 artisti.

L’anteprima è a Milano.
Si comincia, per la prima volta della storia del festival, da Milano giovedì 20 agosto con la tappa inaugurale del Ferrara Buskers Festival On Tour®, che vedrà dalle 18.00 alle 20.00, i gruppi di musicisti invitati alla manifestazione esibirsi open air tra piazza Duomo e il Castello Sforzesco. Tra questi, 3 arrivano dal Belgio, la nazione ospite del festival di quest’anno, mentre gli altri 17 giungono da diversi Paesi d’Europa e poi dal Sud America, dalla Russia, dal Canada, dall’Australia e davvero da ogni più impensabile parte del globo. La straordinaria anteprima milanese rientra tra gli eventi di Expo di Città, d’altronde il Ferrara Buskers Festival® è un vero e proprio Expo della musica universale. L’anno scorso location di apertura della manifestazione è stata il centro storico ferito dell’Aquila, mentre nel 2013 i buskers si sono esibiti tra le calli e i campi di Venezia. In occasione dell’apertura di Milano, prima delle performance nel cuore della città, nello spazio della Regione Emilia Romagna all’interno di EXPO, ci sarà il suonatore di hang Paolo Borghi, giovane musicista emiliano ospite abituale del festival. L’artista farà diversi interventi, dalle 11.00 alle 15.00, cercando, con il suo ammaliante strumento metallico a forma di scudo di catturare i visitatori dell’esposizione universale, ai quali sarà presentato il grande evento anche attraverso l’uso di dispositivi multimediali.

Venerdì 21 agosto la carovana magica dei musicisti di strada si sposta invece tra i ponti e i canali di Comacchio (FE), il 22 e il 23 approda a Ferrara, il 24 a Lugo (RA) e poi si ferma, per inondare di note con la partecipazione di più di mille artisti, il centro storico ferrarese dal 25 fino al 30 agosto.

Omaggio al Belgio, nel cuore dell’Europa.
Oltre all’anteprima di Milano, nella 28esima edizione c’è un altro primato: quello del Belgio, nazione ospite della rassegna. I 3 gruppi belgi si differenziano per stili musicali. Les Busiciens portano in giro a ritmo di sonorità balcaniche, ska, musica latina, reggae e intimi valzer, i profumi delle vacanze tra le strade e le piazze europee e del mondo. Le loro vivaci canzoni sono infatti ispirate ai viaggi che hanno fatto proprio dappertutto. Nel 2013, il governo belga li ha riconosciuti come “Nuovi talenti”. Il duo Tram33 riesce a maneggiare più strumenti contemporaneamente e a suonare marchingegni musicali originali, di cui alcuni costruiti da loro. I due artisti hanno intrapreso il progetto Tram33 sulle strade di Bruxelles, esprimendosi a suon di blues con influenze internazionali e caraibiche, indonesiane e celtiche, dando vita ad un sound esclusivo che si completa facendo scivolare le dita su una chitarra lap steel elettrica, lasciando vibrare il washbass, le percussioni, le armoniche e il tanpura (tradizionale strumento a corde pizzicate della musica indiana).

The Belgian Bluebirds riportano in auge i ruggenti anni ’20 e ’30 del grande jazz, con una varietà di repertorio dove improvvisazione e tecnica convivono in armonia. Gli artisti provengono da Gent, importante centro delle Fiandre, dove frequentano il conservatorio e i cui studi vengono seguiti da assi del jazz belga. L’omaggio del festival al Belgio si ricollega culturalmente all’edizione del 2012, quando in occasione delle nozze d’argento della rassegna con il suo pubblico (25 anni), la manifestazione fu dedicata a tutti i Paesi dell’Unione Europea, di cui Bruxelles è il centro. Brussels Airlines sarà il vettore ufficiale del Ferrara Buskers Festival® 2015.

È il 5° EcoFestival.
Per il quinto anno consecutivo il Ferrara Buskers Festival® sposa il Progetto EcoFestival – che quest’anno ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare – mettendo in campo tantissime iniziative per vivere la rassegna in modo green e sostenibile, anche grazie al main sponsor Gruppo Hera. Particolare attenzione sarà rivolta, anche in sintonia con le tematiche di EXPO, alla riduzione dello spreco alimentare con attività che impegneranno i punti di ristoro direttamente legati alla manifestazione. Dal 2011, il Ferrara Buskers Festival® si è distinto per le attività ecologiche, ricevendo il Premio EcoFeste2012, la certificazione Iso 20121 e il riconoscimento CulturaInVerde. Solo nella scorsa edizione, per fare qualche esempio, sono stati risparmiati 17 quintali di carta, grazie ad esempio alla digitalizzazione delle attività di promozione e organizzazione, inclusa la rinuncia alle affissioni su larga scala. Fondamentale la collaborazione degli ecoassistants dell’ Associazione CleaNap e dell’Associazione Viale K, che hanno presidiato i punti di raccolta differenziata disseminati in città, aiutando agli spettatori a separare i materiali di scarto. Per viaggiare in modo sostenibile si può raggiungere Ferrara e i luoghi del festival con il ride sharing di BlaBlaCar o con il nuovo servizio di social bus sharing GoGoBus, per condividere viaggi in autobus. Il servizio navette del Festival, usufruibile nelle due giornate di Sabato, quest’ anno sarà gratuito. Inoltre, dopo il successo dello scorso anno, non mancherà il punto ristoro vegano, con la sua cucina a ridotto impatto ambientale.

Il Grande Cappello.
Torna il progetto di solidarietà attiva del Grande Cappello, realizzato in collaborazione con Ibo Italia, e dedicato ai ragazzi dai 14 ai 17 anni, i quali avranno la possibilità di essere coinvolti in importanti iniziative di volontariato in Italia e in Europa. Le attività realizzate con i fondi raccolti nel 2014 hanno visto il coinvolgimento di 600 ragazzi delle scuole di Ferrara e la partecipazione di 40 adolescenti provenienti da Italia, Spagna, Francia, Russia e Turchia a campi di volontariato in Italia. Alle porte ideali del Ferrara Buskers Festival® giovani di tutto il mondo con i volontari ferraresi accoglieranno il pubblico, che potrà donare spontaneamente un contributo per progetti di solidarietà.

I musicisti invitati.
Poetici e scanzonati i Musik For The Kitchen arrivano dalla Germania con un tocco di humor nero e di anarchia, interpretando brani ben noti, pezzi dimenticati e nuove canzoni. Nel mezzo di una performance un brano pop può diventare swing, una composizione rock può trasformarsi in reggae.
Victor L. C. Young arriva invece dal Regno Unito ed è tra i buskers più anziani d’Europa. Gli 80 anni già compiuti, però, non gli pesano affatto. Victor è un ingegnere delle radiocomunicazioni e sperimenta le frequenze audio con strumenti musicali che ha costruito lui stesso: seghe da falegname, pompe per la bicicletta, ukulele di latta, tromberacchetta, martelli-chitarre e chi più ne ha più ne metta.
Sfrenato indi-pop, pop-rock e rock retro e lo stile autentico delle band anni ’60 sono la formula magica che anima gli Itchy Teeth. Il gruppo proveniente da Londra ha stregato il pubblico del Ferrara Buskers Festival® dello scorso anno, che ha voluto, votandolo come primo classificato nel contest “Vota il tuo busker preferito”, che i musicisti tornassero da protagonisti di questa 28esima edizione.
È multietnico il gruppo degli Azuleo, formato da 5 musicisti spagnoli, francesi e tedeschi che mettono insieme stili personali all’insegna di un flamenco che non ha frontiere, tra sonorità del folklore spagnolo, jazz e melodie arabe.
Italiani e pirateschi i Cinque uomini sulla cassa del morto cantano di storie di viaggi, di sirene e di marinai, di vento e di libertà. Propongono pezzi folk composti ed interpretati con chitarre acustiche, violino, basso, cajon e percussioni. Lo scorso anno sono stati il gruppo più votato tra gli accreditati nel contest “Vota il tuo busker preferito”: tornano quindi per la 28esima edizione tra i musicisti invitati.
The Cosmic Sausages hanno già 25 anni di esperienza tra le strade d’Europa e del pianeta dove hanno arricchito e perfezionato gli stratosferici spettacoli che portano on the road con contagiosa simpatia. Il repertorio dei 6 musicisti provenienti dal Regno Unito e dall’Italia spazia tra centinaia di canzoni che guidano gli spettatori in un viaggio intorno al mondo, dove potranno incontrare James Bond, cowboys squilibrati e celebri pop star. Antiche canzoni polacche ed arrangiamenti originali danno ritmo ai Warsaw Collective, che si esprimono in un concentrato di jazz e jazz folk. Tutti i componenti della band hanno studiato jazz alla Warsaw School, e sono intenzionati a catturare gli spettatori con uno show nel quale la loro cultura musicale si fonde con toni funky. Stupisce il musicista di strada italo-argentino Sergio Paternò che esprime un rapporto molto intimo e personale con la sua chitarra, sulla quale entrambe le mani danzano, e saltano, in un’armonia sognante di suoni e immagini, grazie alla tecnica del tapping. Alla musica, dove si mescolano canzoni note e meno conosciute, si unisce la voce di Sara Lagonigro, per uno spettacolo unico nel suo genere. Sembrano essere appena sbarcati da una stazione aerospaziale russa, invece, i Cosmonautix, che dal 2006 sconvolgono con la loro carica di energia gran parte dei Paesi europei, a ritmo di Rocket Balalaika Speedfolk , lo speciale groove fatto di selvaggio folklore dell’Est Europa con influenze di polka, rock, ska e klezmer.
Riscaldano il cuore con un mash-up sonoro fatto di suoni gipsy e balcanici, musica romantica russa e vecchi tango finlandesi, mescolato a sua volta con la humppa – un tipo di musica della Finlandia suonata in modo velocissimo – i cinque lapponi del gruppo finlandese Jaakko Laitinen & Väärä Raha. Per un viaggio nelle allegre atmosfere jazz anni ’20 e ’30 di New Orleans o Chicago, o nei fumosi locali notturni swing bisogna ascoltare i Madrid Hot Jazz Band, che conducono gli spettatori nelle musicalità degli albori del jazz, dove i protagonisti sono gli strumenti a fiato e la strada maestra è l’improvvisazione. Un tenore russo e una violinista inglese formano i Mazaika, un’avventura musicale nel cuore della Russia, le strade di Parigi, le atmosfere gitane, il mondo delle orchestre da camera. Con uno stile super originale portano in scena la gioia e il dolore del folk russo, il tango argentino, le canzoni francesi e napoletane, la passione ardente del violino gitano e composizioni autentiche.
Intensa e trascinante è anche la voce straordinaria di Marianne Aya Omac, cantante francese che fa vibrare le corde della sua chitarra e le note della voce, accompagnata in duetto da Marius Welker, in un concerto di cajon, beat box, sax, flauto e cori. Marianne è una vera anima folk che conduce il pubblico in un turbine emotivo di musica latina condita di reggae, performance gospel, canzoni francesi e spagnole. Chi vuole conoscere un One-man Band fuori dal comune deve incontrare il canadese Pete O’Connell. Ciò che più sorprende di lui sono i bizzarri strumenti personalizzati che Pete, in arte Rhysonic, ha costruito per ipnotizzare gli spettatori. Sorprendente la sua Spinning Wheel of Song, nata osservando i suoni dei raggi della bicicletta: una ruota che gira, colpendo a ritmo le corde della chitarra sulla quale l’artista inventa la melodia. Dalla Bulgaria, terra di tradizioni e musica dalle influenze orientali ed occidentali, i Folkreactor riscoprono invece la cultura antica del proprio Paese e la trasformano con contaminazioni più moderne, per dar vita ad uno spettacolo sospeso nel tempo. Tra gli strumenti che usano c’è la ribeca, un antico strumento ad arco di provenienza araba usato già nel tardo medioevo e dalle forme simili ad un moderno mandolino. I Balcony Players conducono gli spettatori in un percorso klezmer e gipsy, attraverso un mix di brani tradizionali e composizioni originali ispirati alle esperienze vissute tra i Balcani, il Brasile e gli USA. I musicisti, che provengono da Europa e America, portano avanti progetti ecologici e di solidarietà.
Arriva infine dall’Australia il trio Kallidad. Fan della musica messicana, gli artisti danno vita allo stile tutto personale definito “Mexican Mariachi Metal”. Veloci ed abili, le mani scorrono sulle chitarre che, grazie all’accompagnamento del cajon, producono melodie dove il flamenco incontra lo stile gypsy, i ritmi tribali e l’impetuosità del metal.

Le dichiarazioni

Per Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alla cultura e turismo del Comune di Ferrara, “il Ferrara Buskers Festival è pronto e anche la città è pronta. Nessuno ha lo stesso successo di pubblico, di qualità e di stampa, nonostante gli innumerevoli tentativi di imitazioni. Questo successo è dovuto al grande lavoro svolto dall’Associazione insieme alle istituzioni e ad una città davvero molto accogliente”.

“Sempre più sponsor credono nel nostro Festival”, ha confermato Stefano Bottoni, direttore artistico del Festival citando Hera, Citroen, Nastro Azzurro, Brussel Airlines, Mondo Birra. Bottoni ha anche mostrato la lettera dei Reali del Belgio che augurano uno strepitoso successo all’iniziativa. Quest’anno, infatti, il Festival è dedicato al loro Paese.

Ad illustrare iniziative e programma del Ferrara Buskers Festival 2015 ci ha pensato Luigi Russo, direttore organizzativo. “Per il quinto anno consecutivo – ha spiegato – il Ferrara Buskers Festival® sposa il Progetto EcoFestival e mette in campo tantissime iniziative per vivere la rassegna in modo green e sostenibile. Particolare attenzione sarà rivolta, in sintonia con le tematiche di EXPO, alla riduzione dello spreco alimentare con attività che impegneranno i punti di ristoro direttamente legati alla manifestazione”.

Nel dettaglio è stato Alberto Santini, responsabile servizi ambientali Gruppo Hera per Modena e Ferrara, a presentare le iniziative per promuovere la raccolta differenziata, l’acqua di rete e la lotta allo spreco alimentare.
“Anche quest’anno poi – ha sottolineato Russo – si rinnova GogoBus, il servizio di Social Bus Sharing, per organizzare o condividere le trasferte e raggiungere facilmente il Ferrara Buskers Festival con comodi collegamenti a prezzi più che accessibili”.

Per l’onorevole Alessandro Bratti, del Ministero dell’Ambiente, “il Festival è uno degli eventi più importanti che avvengono a Ferrara. Merito di chi ci ha creduto sin dall’inizio e che ogni anno cerca di farlo di crescere. Da quest’anno il Festival ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente”.

Tra gli intervenuti alla conferenza stampa anche il sindaco di Lugo, Davide Ranalli; Dino Montanari, direttore di Ibo Italia che è partner nel progetto di solidarietà attiva del Grande Cappello; il responsabile di CNA Turismo Mauro Balestra per l’iniziativa “Mostra mercato degli artigiani” che si terrà al Giardino delle Duchesse e Mirka Perseghetti, la grafica trentina che ha realizzato il manifesto ufficiale dell’edizione 2015 del Ferrara Buskers Festival.

Per favorire il soggiorno a Ferrara durante l’evento, sono state stipulate convenzioni con le strutture ricettive e sono stati creati pacchetti turistici ad hoc con vantaggi per i visitatori. Per informazioni, si può cliccare su www.ferrarabuskers.com nella sezione “Info Turistiche”.

Il Ferrara Buskers Festival® 2015 è patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. Il gruppo di lavoro dell’Associazione Ferrara Buskers Festival® è composto dall’Ideatore e Direttore artistico Stefano Bottoni, dal Direttore organizzativo Luigi Russo, la Responsabile artisti invitati Roberta Galeotti, la Responsabile artisti accreditati Rebecca Bottoni e la Responsabile di amministrazione Enrichetta Ticchiati.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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