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Tra leggende e spot, ecco qua Babbo Natale…

Tempo di lettura: 2 minuti

di Lorenzo Bissi

Sorride guardando verso il pubblico, con la pancia fieramente in fuori, i guanti e il cappello infilati nella cintura. Barba lunga, bianchissima. Si sta riposando, e ha un bicchiere contenente una bevanda di color marrone: la scritta dietro dice tutto. Si tratta di una delle prime raffigurazioni di Babbo Natale per come lo conosciamo tutti noi, grandi e piccoli, nata dalla mano del disegnatore americano Haddon Sundblom, ingaggiato dalla Coca-cola per dare forma ad una immagine universale del vecchio.
Ma la storia di questo personaggio ha radici molto più antiche.
Santa Claus è infatti San Nicola, Vescovo di Mira, in Turchia, durante l’Impero di Costantino. Si narra che un giorno, entrato in una locanda, e servitigli dal locandiere pezzi di carne di tre bambini che aveva fatto a pezzi, Nicola fosse riuscito a svelare il delitto e resuscitare i tre bambini: da qui San Nicola come protettore dei bambini.
E la sua barba bianchissima? Il suo spirito di giudice autorevole, che premia i buoni e ammonisce i cattivi? Tutto ciò non si deve che alla figura di Odino, capo degli dei della mitologia nordica, raffigurato con una lunga barba bianca, seduto sul trono e circondato da animali, a cui era stato assimilato Santa Claus dalle popolazioni del nord Europa in particolare.
E dopo un salto non da poco nel tempo, ecco che ci troviamo davanti il Babbo Natale della Coca-cola. E se il natale è una festa che mette in primo piano la filantropia, la bontà d’animo, la felicità, è un po’ triste il pensiero che uno degli emblemi del Natale sia il frutto di una delle più grandi multinazionali del mondo…

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Redazione di Periscopio



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)