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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Locandina Sognando una parata ...di barche in festaIncanto, stupore e divertimento saranno di casa nel centro storico di Comacchio, che sabato 25 giugno prossimo rivivrà la magia di “Sognando una parata …di barche in festa”, terza edizione della sfilata notturna di barche in abito da sera. Nella sala di “Nati per leggere” questa mattina è stato illustrato alla stampa il ricco programma della manifestazione, organizzata dalla Cooperativa sociale Girogirotondo con il contributo ed il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. ” Le barche del carnevale invernale – ha spiegato il direttore della Girogirotondo Carla Carli, sono già pronte a sfilare con i loro sgargianti vestiti, tra musiche, figuranti, coreografie di danza, per contagiare turisti e visitatori di ogni età, allegria ed aria di festa. L’evento prende il via alle 18 in Piazzetta Trepponti – ha aggiunto Carla Carli – con le proposte di animazione ed intrattenimento per bambini di Mariella e Nadia di Muovidea con giochi originali, coinvolgenti, palloncini, bolle di sapone, truccaviso per i più piccoli.” Anche quest’anno la manifestazione è inserita nella programmazione de “Il Festival dei ragazzi”, cartellone di eventi promosso dall’APT regionale lungo tutta la riviera emiliano-romagnola. Alle ore 21 dalla Piazzetta Trepponti scioglieranno gli ormeggi le magnifiche batane addobbate a festa, grazie all’ingegno e alla dedizione dei numerosi volontari delle associazioni culturali che collaborano alla riuscita dell’evento. Le giovanissime cantanti comacchiesi Giulia Gelli e Miriana Di Magro introdurranno la sfilata con musica dal vivo, mentre le scuole di danza Asd “Arte e Danza” di Laura Tomasi, “El movimiento” di Beatrice Cavallari, Muovidea di Nadia Vitali con Edera Ravenna regaleranno emozioni a passi di zumba danza ritmica e non solo. Non mancherà lo spettacolo di varietà con “I belli de notte”, sino al gran finale affidato ai mangiafuoco de “La Grande burla”, che tra scie luminose ed acrobazie riusciranno a coinvolgere e a stupire visitatori e turisti. Alle ore 23.45 dalla sommità del Trepponti prenderà forma un magnifico spettacolo piro-musicale, a corollario di un sogno estivo nel quale potranno tuffarsi grandi e piccini. In Piazza Folegatti sin dal tardo pomeriggio sarà operativo il mercatino di prodotti tipici, mentre l’associazione Volanialand regalerà emozioni e divertimento con spettacoli di burattini. La notte di festa e di magia sarà allietata anche dai volontari delle parrocchie del Duomo e del Rosario, dalle associazioni Marasue, Al batal, Coordinamento volontariato comunale comacchiese, da I Barbastal, I birichèn, dall’Usd Volania e da numerosi operatori commerciali. Ringraziando la cooperativa sociale Girogirotondo e tutti coloro che da mesi sono all’opera per assicurare la miglior riuscita all’evento, l’Assessore alle Politiche Giovanili Alice Carli, si è rallegrata perchè “questo evento, al pari dei numerosi che si sono susseguiti dall’inizio di giugno, ambisce a diffondere le nostre tradizioni, i nostri tratti identitari. Non dimentichiamo che anche questo fine settimana, sarà animato dalla rassegna Tra anguille e Tarante, organizzata dal Ravenna Festival. Insomma la nostra parata estiva di barche allegoriche in abito da sera – ha concluso l’Assessore Carli – si riconferma un grande evento culturale legato al divertimento e alle tradizioni, che ben si coniuga con il progetto di candidatura di Comacchio a capitale della cultura per il 2018. La nostra grande forza è rappresentata dal potenziale umano delle numerose componenti del territorio che, anche in questa occasione sta dando prova di impegno sinergico teso a far crescere il territorio.” In piazzetta della Pescheria sarà allestita una mostra fotografica con i migliori scatti realizzati durante il challenge fotografico legato al Carnevale sull’acqua ed organizzato in collaborazione con il gruppo degli Instagramers ferraresi. Potrà essere ammirata anche la foto vincitrice del challenge. Infine gli organizzatori puntano a coinvolgere gruppi organizzati degli stabilimenti balneari, i quali potranno unirsi alla sfilata sulle barche. Per informazioni: ggirotondo@gmail.com

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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