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Da: Stefano Ravioli, CNA Ferrara

Estetiste e parrucchieri: “il divieto di spostarsi tra Comuni danneggia le nostre attività. Siamo aperti ma i clienti non ci possono raggiungere”

“Il divieto di spostarsi tra Comuni, che in Emilia Romagna è in vigore quasi ininterrottamente dal 15 novembre scorso – da quando la Regione è entrata in zona arancione – sta provocando danni ingenti alle nostre attività.”

Elena Malanchini, imprenditrice del benessere e Presidente di Cna Benessere e sanità, si fa portavoce del malessere di parrucchieri ed estetiste, categorie tra le più danneggiate dalle restrizioni legate al Covid.

“Noi vendiamo le nostre mani – spiega – e la nostra capacità di prenderci cura del cliente. Il nostro cliente non ci sceglie per ragioni di vicinanza, ma perché si fida di noi, della nostra esperienza, del nostro modo di lavorare e dei collaboratori che operano insieme a noi. Per questo abbiamo tanti clienti che risiedono in Comuni diversi dal nostro, e per questo il divieto di spostamento tra Comuni ci sta danneggiando pesantemente”.

Il danno, in realtà, è doppio: da un lato si perdono i clienti, dall’altro la categoria è esclusa da ogni forma di ristoro perché, sulla carta, non è soggetta a restrizioni. Estetiste e parrucchieri possono tenere aperta l’attività, ma tanti loro clienti non possono andarci: un bel paradosso.

Da tempo CNA chiede che la possibilità di recarsi dal parrucchiere o dall’estetista sia inserita tra i motivi che giustificano uno spostamento tra Comuni, almeno nell’ambito di una stessa Provincia. “E’ una scelta che andrebbe nella giusta direzione – spiega Elena Malanchini – soprattutto considerando che nelle nostre attività i protocolli di sicurezza vengono applicati con grande attenzione e anche oltre il dovuto. Insomma, le nostre attività sono sicure, ed è giusto che abbiano la possibilità di lavorare, anche perché offrono un servizio che per la nostra clientela è molto importante”.

Una situazione molto difficile quindi, che si aggraverebbe ulteriormente se la nostra Regione dovesse malauguratamente passare in zona rossa: in quel caso le estetiste (non i parrucchieri) dovrebbero chiudere, subendo un ulteriore gravissimo danno economico.

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CNA FERRARA


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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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