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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

L’Amministrazione Comunale in questi anni ha puntato con decisione sull’aggiornamento librario della biblioteca civica, con un investimento pari a 10.000 euro per il 2014 e con una somma analoga stanziata per il 2015.
Si tratta di dati in controtendenza rispetto all’andamento generale, che hanno consentito di ampliare notevolmente l’offerta di lettura al pubblico.
“La significativa riduzione di risorse economiche, a seguito degli interventi di contenimento della spesa pubblica, ha fortemente pregiudicato lo sviluppo delle biblioteche e delle reti bibliotecarie – ricorda l’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli -.
Tuttavia l’Amministrazione Comunale è convinta che una biblioteca ben fornita di libri per bambini e ragazzi, rinnovata, curata nello scarto annuale delle opere consunte o non più attuali, consultabile liberamente a scaffale aperto, con la facoltà di prendere in prestito volumi, senza necessità di pesanti verifiche, orientata sull’utente, aggiornata alle nuove esigenze, promuova il frequentatore a lettore competente e in seguito a utente sicuro di biblioteche. La Biblioteca Civica “L.A. Muratori” è cresciuta in questi anni, perchè è stata sempre più percepita come luogo di incontro e di confronto, punto di riferimento per la comunità -conclude l’Assessore Alice Carli – e non solo un luogo di studio.” A tutti, istituzioni e cittadini compete un ruolo importante, quello della promozione della lettura. Anche le scuole hanno inserito nel Piano dell’offerta formativa azioni mirate, in collaborazione con la biblioteca comunale, per incentivare la lettura. Proseguiranno anche quest’anno gli incontri formativi con le scuole del territorio.

Sul sito comunale all’indirizzo http://www.comune.comacchio.fe.it/index.php/I-Servizi/Biblioteca-musei-e-universita/Novita-ultimi-acquisti.
Si possono consultare i tantissimi, interessanti nuovi acquisti della Biblioteca Comunale, tra romanzi, saggi, libri per ragazzi, di cucina, trattati scientifici, con un occhio di riguardo ai Premi Letterari.
Sono entrati in vigore dal 15 settembre scorso i nuovi orari di apertura, secondo il seguente calendario:
Lunedì dalle 8.30 alle 12.30 dalle 15.00 alle 18.00
Martedì dalle 8.30 alle 12.30 dalle 15.00 alle 18.00
Mercoledì dalle 8.30 alle 12.30
Giovedì dalle 8.30 alle 12.30 dalle 15.00 alle 18.00
Venerdì dalle 8.30 alle 12.30 dalle 15.00 alle 18.00
Sabato dalle 8.30 alle 12.30

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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