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Da: Comune di Ferrara

Ieri il Sindaco Tagliani con l’assessora Chiara Sapigni ha incontrato la Presidente ed alcuni collaboratori di Camelot per esprimere il loro sostegno dopo il blitz mascherato organizzato da Casa Pound venerdi scorso.
Il Sindaco durante la visita ha dichiarato: “Giudico inaccettabile una manifestazione a volto coperto dei militanti fascisti di Casa Pound: sia chiaro che un conto è la libertà di pensiero ed espressione altra è l’intimidazione e la minaccia a volto coperto, la prima è democrazia la seconda eversione.”

Il Sindaco Tagliani coglie l’occasione per commentare anche le dichiarazioni di Gianni Tonelli che, accompagnato da un esponente della Lega, ha visitato la zona Gad.

“Stiamo vivendo un momento sicuramente problematico e complesso che richiede equilibrio ed impegno per evitare tensioni sociali anche dovute alla divulgazione di visioni politiche distorte a fini propagandistici. Fino ad oggi questa destra – che a Ferrara si cannibalizza ogni giorno fra fuoriusciti di Fratello d’Italia, Insorgenti, Gruppo Riprendiamoci Ferrara, leghisti commissariati e militanti di Casa Puond – la quale genera ogni giorno sigle e simboli ha solo saputo dire “prendiamoli a calci” : ipotesi questa in cui accomuna istituzioni ed immigrati senza alcun contributo.
Lo stesso segretario nazionale del sindacato di polizia Sap, che afferma di non voler strumentalizzare politicamente il tema, invece di confrontarsi con le Istituzioni per conoscere la situazione, preferisce accogliere, senza approfondire, quanto illustrato da chi in questi mesi continua a strumentalizzare ed esasperare le situazioni. Siamo ben consapevoli che occorrerebbero un numero maggiori di agenti (numerosi le mie richieste ed i miei appelli a partire da molti anni prima della moda fino all’ultimo l’incontro con il Vice Ministro Bubbio) ma è anche vero che tanto si sta facendo; gli stessi colleghi delle Forze dell’ordine che Tonelli rappresenta, sono fortemente impegnati nei controlli, compresi quelli che Tonelli invoca sul Grattacielo e che vengono eseguiti periodicamente dalle forze dell’ordine che ringrazio: controllo del 21/5/2016 al grattacielo n. 15 appartamenti, controllo del 13/7/2016 vie Aguiari e Porta Po, controllo del19/7/2016 al Grattacielo con ritrovamento di sostanze stupefacenti, 21/11/216 controllati 15 appartamenti in Via Morata, 1 appartamento di Via Oroboni e 2 appartamenti in Contrada Miracolo,
Se Tonelli vuole essere efficace venga a trovarmi per trovare insieme consapevoli e possibili soluzioni. Non aiuta farsi strumentalizzare da forze politiche che si stanno cannibalizzando con una guerra fraticida che vede protagoniste le forze fasciste del terzo millennio”

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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