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da: Ferrara Baseball Softball Club A.s.d.

I giovanissimi hanno disputato l’Alligator Winter League a Ravenna, offrendo una prestazione significativa. Prova positiva di tutto il gruppo.

Battesimo del campo per l’ultima covata del baseball estense: gli “esordienti” (bambini e bambine nati tra il 2006 e il 2009) hanno partecipato al torneo Alligator Winter League disputato domenica 21 febbraio a Ravenna, incrociando le mazze coi pari età di Godo e le due formazioni di casa, Gechi e Lucertole. Appuntamento non competitivo, ma pieno di significato per atleti ai primissimi passi in questo sport; e diciamolo forte, che vedere fanciulli sollevare senza timore mazze pesanti quanto loro persforzarsi di battere col sorriso sulle labbra, senza l’ansia dell’errore o di stupidi giudizi, è un film che molti adulti e addetti ai lavori dovrebbero rivedersi più spesso.
Attesissimi a questa prima, e giustamente applauditi al rompete le righe, i pulcini del Duca hanno onorato i colori con una prova largamente soddisfacente. Nell’incontro di apertura si paga il prezzo all’emozione: i Gechi passano 7-3, vispi a sfruttare la difficoltà altrui a prendere il ritmo. I bimbi del Castello non si arrendono, prendono confidenza, e sorprendono tutti cogliendo una vittoria tutt’altro che scontata contro Godo in gara 2. Romagnoli tosti, specialmente in battuta, ma stavolta gli estensi fanno proprio tutto bene; dalla difesa arrivano belle coperture, eliminazioni in base e prese al volo che strappano applausi, mentre l’attacco (al comando per tutta la gara) va a punto ad ogni turno di battuta fino al 6-7 finale. Da incorniciare lo splendido doppio della piccola A. Taddia, al suo primo passaggio nel box. La partita di chiusura, contro le Lucertole Ravenna, parte con la consapevolezza di non dover più dimostrare nulla, al netto della maggior prestanza dei padroni di casa. E’ Davide contro Golia, e tuttavia il gigante qualche sassata la piglia lo stesso: la misura dell’impegno, del cuore e della grinta dei piccoli ferraresi si vede tutta nel primo inning, chiuso alla pari 4-4 in rimonta prima che la stanchezza accumulata e le differenze di peso spostino la bilancia verso Ravenna,
meritatamente ed oggettivamente una spanna sopra tutti gli avversari.
Bravi davvero i piccoli atleti estensi, provenienti dai tre serbatoi della Società (Ferrara, Argenta e Cocomaro) e in campo insieme per la prima volta; soddisfazione per gli accompagnatori Stocchi e Marzaduri, a loro volta all’esordio in panchina, e un applauso speciale dalla più esperta collega Ventura: “Rispetto ai primi allenamenti siamo cresciuti parecchio, oggi ho visto progressi che non mi sarei aspettata. Neanche i bambini più piccoli sono sembrati intimoriti, e siamo sicuri che si siano divertiti. Soprattutto l’atteggiamento è stato quello giusto: tutti molto concentrati e composti, davvero lo spirito che ci vuole”.
Caramelle per tutti come trofeo, grande emozione anche tra i genitori, E un ringraziamento corale all’organizzazione di casa, impeccabile nel dare risalto in tutti i dettagli allo spirito sportivo ed amichevole della simpatica manifestazione.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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