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Ferrara film corto festival

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Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 23-04-2019.
Il lavoro è stato tanto, con vari passaggi burocratici e amministrativi (in tutti i consigli comunali dell’Alto Ferrarese), ma il risultato portato a casa è stato altrettanto prezioso. Un anno dopo, la casa di via Gorizia a Ponte Rodoni, già ribattezzata “Villa Futura”, ha riaperto le proprie porte ad un gruppo di ragazzi. I quali, accompagnati da educatori ed operatori esperti, forniti dalla Cooperativa Serena (aggiudicatasi il servizio), lavoreranno assieme ai loro ospiti, per costruire un percorso che vuole portare gli utenti a ritrovare una parziale autonomia e indipendenza nella loro vita. Attraverso lo svolgimento di una serie di attività, in parte ricreative, in parte funzionali: cucinare, rifarsi in letto, riordinare la casa, il giardino, mettendo insieme manualità e senso di responsabilità. Un progetto che, proprio perché porta gli utenti fuori dall’ambiente domestico tradizionale, aiuta a crescere ed a sviluppare questo concetto di “indipendenza”, che per molti ragazzi rappresenta una conquista. «La soddisfazione e l’emozione di aver rivisto aprire le porte di “Villa Futura”, con i suoi ampi spazi interni ed esterni – dice l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti – sono state immense. Assieme a tutti gli operatori degli altri comuni del Distretto, abbiamo lavorato per ricreare le condizioni affinché il progetto “Vita Indipendente” continuasse. In questo senso, l’Open Day di questa seconda edizione, svoltosi giovedì scorso alla presenza degli utenti e delle loro famiglie, è stato un momento di inclusione importante, poiché soltanto lavorando tutti insieme è possibile arrivare ad un risultato». L’azienda Usl – era presente il coordinatore dell’area Disabili Adulti dell’Ausl, Massimo Forlani – contribuisce a questo programma di reinserimento sociale con un finanziamento di 70mila euro, mentre il resto rimane a carico dei comuni del Distretto Ovest: Bondeno (capofila), Vigarano, Terre del Reno, Poggio Renatico e Cento. Ad eccezione di Cento, aggregatosi in corso d’opera, in attesa dell’approvazione del bilancio, gli altri enti partner dell’iniziativa hanno conferito rispettivamente 3.756,97 euro (per quanto riguarda Bondeno) e circa 7.094,58 euro (per quel che concerne tutti i rimanenti comuni). «La casa di via Gorizia – conclude Coletti – continuerà ad ospitare le bellissime esperienze tramite le quali, seguiti da educatori e dalla direttrice del progetto Angela Dianati, i ragazzi ospiti lavorando assieme per raggiungere una parziale autonomia».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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