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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Segnali cauti che il quadro si stabilizza e la fiducia riprende a “girare” nel verso giusto. Il seminario “Ritorno ai consumi ?” – promosso da Ascom Confcommercio Ferrara, da Federazione Moda Italia provinciale in collaborazione con Findomestic Banca – è stato un momento nel pomeriggio di oggi (08/02) nel centro congressi di Ascom Ferrara di analisi e confronto sul tema dei saldi e sulla ripresa dei consumi nel territorio regionale.

A quattro settimane dall’avvio dei saldi, i commercianti dell’Emilia Romagna confermano i segnali di stabilità ed in qualche caso di ripresa nelle vendite del periodo, grazie anche al miglioramento del clima di fiducia dei consumatori: questi in sintesi i risultati dell’indagine realizzata da Confcommercio Emilia Romagna, attraverso il Centro studi Iscom Group, su un panel di esercizi commerciali della nostra regione, composto in prevalenza da punti vendita di beni per la persona (in particolare abbigliamento e calzature).
L’appuntamento in Ascom Ferrara, è proseguito nel dettaglio della ricerca stessa illustrata da Pietro Fantini, direttore dell’Unione Regionale di Confcommercio: “Da alcuni anni monitoriamo, attraverso la nostra indagine – commenta Pietro Fantini, – l’andamento delle vendite in regione nel periodo dei saldi, e questo ci permette oggi di evidenziare nei giudizi dei nostri operatori un trend più positivo, che conferma il dato generale del recupero della fiducia dei consumatori. Le famiglie stanno tornando a spendere, seppure ancora con prudenza, e in molti casi scelgono per i loro acquisti proprio i negozi di vicinato, che sono in grado di fornire un servizio accurato, anche post-vendita, ed un buon rapporto qualità-prezzo. Oggi stiamo lavorando a livello regionale – conclude –per implementare questa indagine attraverso l’adozione di strumenti più innovativi, in grado di dare un riscontro immediato all’operatore sulle vendite del periodo e monitorare tempestivamente l’andamento del mercato”.
In sintesi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’indagine ha evidenziato un andamento stabile delle vendite per il 40% degli operatori intervistati, ed in aumento per il 26,5%; si conferma la tendenza degli ultimi anni ad una progressiva ripresa delle vendite nei saldi (scontrino medio intorno ai 93 euro): da quattro anni a questa parte è infatti costantemente in crescita il numero degli imprenditori che rileva un aumento (dal +8% del 2013 al 26,5% del 2016).

“Tra i nostri operatori – spiega dal canto suo Giulio Felloni presidente di Ascom provinciale e Federazione Moda Italia Ferrara – emergono segnali di confortante stabilità. Parlare di ottimismo è eccessivo, l’atteggiamento è ancora prudente. Contiamo però che il crescente miglioramento del clima di fiducia delle famiglie possa, nel medio periodo, incidere positivamente anche su un ulteriore e significativo recupero della spesa, di cui si vedono già i primi segnali, come confermato dall’osservatorio Findomestic. E’ chiaro che tali segnali vanno fortemente incoraggiati in modo strutturale con un progressivo e significativo abbassamento della pressione fiscale sulle famiglie e sui professionisti con partita Iva”.
Ed a rappresentare questa ultima realtà leader nel credito al consumo è intervenuto Manuele Tramonte che ha esposto dati (positivi) e la metodologia rilasciati dall’Osservatorio a fine gennaio, relativi a novembre 2015 e che – seppure non definitivi – indicano una prima tendenza ad un maggio sereno sul fronte dei consumi dopo un quinquennio di sofferenze.

Infatti Ferrara – con un reddito in aumento rispetto al 2014 dello 0,8 % – si attesta su un più 6% nei consumi dei beni durevoli all’interno di un quadro con le province emiliano romagnole in ripresa. Tra i settori che mostrano segnali di ripresa nella città estense ad esempio quelle delle auto nuove (+ 12,5%), dei motoveicoli (+5,7%), dei mobili (1,6%) e degli elettrodomestici (+4,3%) mentre è in sofferenza quello dell’information technology a Ferrara come nel resto della regione.

Il direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban considera: “Con questo appuntamento che rientra nel filone dei nostri appuntamenti dedicati al Terziario e chiamati “Coffee Job” abbiamo voluto intervenire su un tema di grande attualità con elementi spunto di riflessioni proprio perché i nostri associati siano in grado di avere strumenti concreti, quotidiani aggiornati per potersi muovere al meglio sul mercato, avendo accanto Ascom, che dal 1946 è al fianco delle imprese”.

Le considerazioni nelle parole finali dell’assessore al Commercio Roberto Serra che commentando i dati rileva: “Si tratta di un buon auspicio dopo anni di sofferenza – ed ha aggiunto – interessante il lavoro di Ascom che realizza questi appuntamenti per illustrare nuovi scenari e strumenti a disposizione del commercio”

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Caro lettore

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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