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Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

Intervenire con urgenza e stabilmente sulla Costa di Comacchio – Ascom e Confesercenti sollecitano l’assessorato regionale all’Ambiente

Fare il punto sulla situazione del Master Plan a difesa della Costa: un emergenza ambientale ed economica che si va inasprendo anno dopo anno. Oggi pomeriggio (02/02) una delegazione congiunta coordinata da Gianfranco Vitali (presidente della delegazione di Comacchio di Ascom Confcommercio) e da Roberto Bellotti (presidente della Confesercenti del Delta) affiancati dai rappresentati dei Consorzi dei Lidi ha incontrato, virtualmente, l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo, affiancata da diversi funzionari tecnici. La situazione è nota: le mareggiate che investono periodicamente con violenza l’arenile in specie ai Lidi Nord divorano metri su metri di spiaggia e mettono a serissimo rischio la sussistenza degli stabilimenti balneari e con essi dell’intero sistema turistico. Di qui la richiesta di un ennesimo incontro, inviata a fine dicembre scorso proprio da Ascom Comacchio e Confesercenti del Delta, dopo un ulteriore episodio di maltempo: “Si tratta di un problema cronico che sta mettendo in profonda crisi le nostre attività – commenta Gianfranco Vitali presidente della delegazione di Comacchio di Ascom e vicepresidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara ha ricordato – Un primo incontro plenario con la Regione, si tenne nel luglio del 2016 in Comune a Comacchio e in quell’occasione venne presentato per la prima volta un progetto complessivo e strutturale di salvaguardia del nostro litorale che in primis Ascom Confcommercio aveva sollecitato. Da allora siamo ancora in attesa della soluzione definitiva che auspichiamo davvero in tempi brevi”. Nicola Bocchimpani di Asbalneari ha delineato un quadro pesante: “Abbiamo perso 2,5 metri di spiaggia in profondità ogni anno e le aziende a questo punto non sono in grado di fare fronte agli impegni economici e finanziari con i fornitori. Per fare un esempio: ogni fila di ombrelloni persi per colpa dal mare significa perdere 600 famiglie da ospitare in ogni Lido”.
Considerazioni alle quali si unisce la voce di Roberto Bellotti presidente di Confesercenti del Delta:”Si tratta di un problema drammatico sui quali abbiamo avuto promesse di interventi milionari. La spiaggia, in particolare ai Lidi Nord, è stata letteralmente mangiata. Serve insomma un piano Marshall di aiuti per la nostra costa. Bisogna lavorare su tre punti: interventi immediati per far partire la la stagione 2021; un piano a medio termine per bloccare le mareggiate ed a lungo termine interventi che mettano in sicurezza anche i centri abitati”. Un grido d’allarme forte perché il rischio è concreto: perdere la costa ed addirittura mettere in condizione gli operatori di dover abbandonare le loro concessioni. E la Regione ha evidenziato il cronoprogramma degli interventi prima sul breve periodo poi sul medio e sul lungo che poi verranno inseriti nel Recovery Plan. Tra i numerosi interventi citati sono in appalto le scogliere da installare alle Nazioni (per un importo da 2 milioni e 300mila euro su un progetto complessivo di 4,5 mln). Entro l’anno poi dovrebbero essere posizionati i tecnoreef (barriere sommerse per un importo di 1.250.000 nella zona di Pomposa e Scacchi), mentre sono previsti nelle annualità dal 2021 al 2023 altri 2 milioni di euro di lavori. Illustrati tra gli interventi ad esempio il ripascimento sull’intera costa (da Volano a Spina per 810mila euro). Nel Recovery Plan per la costa dell’Emilia Romagna sono poi contemplati altri 20 milioni il cosiddetto “Progettone 4”. Dati, numeri e progetti che dovranno poi essere condensati in una relazione aggiornata ed approfondita che la Regione invierà a tutti i soggetti. “L’appuntamento di contatto e verifica come promesso dallo stesso assessore regionale sarà dopo Pasqua a Comacchio ” ha concluso Vitali di Ascom.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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