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Da: Angelo Vitale

SCUOLA E COVID 19: EMILIA ROMAGNA PRIMA IN ITALIA PER AFFOLLAMENTO DELLE CLASSI

DAS Italia (gruppo Generali) ha condotto un’analisi a fronte della crescente responsabilità e dei rischi legali per dirigenti scolastici, docenti, allievi e famiglie in questo periodo di emergenza sanitaria. Le meno affollate sono le classi di Calabria, Basilicata, Molise.

A fronte di una media nazionale di 20,34 alunni per classe[1], l’Emilia-Romagna è la regione con la più alta densità di alunni (21,86) seguita da Lombardia (21,44) e Toscana (21,24). Le classi meno “affollate” si trovano in Molise (17,73), Basilicata (18,06) e Calabria (18,13). E’ quanto emerge da un’analisi condotta da DAS (gruppo Generali), compagnia specializzata nella tutela legale che sta registrando in questo periodo una crescita di richieste per Difesa Scuola, copertura rivolta a dirigenti scolastici, personale docente e non docente ma anche ad allievi e genitori che svolgono il ruolo di membri di diritto degli organi collegiali.

In Emilia Romagna soltanto nella scuola dell’infanzia si registra un minore affollamento delle classi: 49.317 alunni sono distribuiti in 2.219 sezioni che collocano la regione al quarto posto in Italia con una media di 22,22 bambini per classe. In tutti gli altri ordini scolastici, invece, la densità di studenti è la più alta d’Italia. Nella scuola primaria della regione gli iscritti sono 181.622 per un totale di 8.925 classi e 20,35 alunni in media. La densità aumenta progressivamente dalla scuola media (22,44 alunni per classe) a quella superiore (22,99). Nel primo caso in 5.331 classi sono suddivisi 119.612 studenti, nel secondo 196.636 alunni stanno in 8.554 classi.

“In tempo di Covid – afferma Roberto Grasso, director & general manager di DAS – la necessità di rispettare le distanze di sicurezza nelle scuole per contenere i contagi, ha aumentato notevolmente le responsabilità e i rischi per i dirigenti scolastici e per tutte le figure professionali che sono la colonna portante del sistema educativo e che devono poter svolgere la propria attività con serenità garantendo lo svolgimento delle lezioni in sicurezza. Da sempre – prosegue Grasso – siamo molto vicini al mondo della scuola e alle dinamiche che lo riguardano. Oggi più che mai offrire una tutela ai dirigenti e non solo, è un presupposto essenziale per garantire un buon funzionamento delle attività scolastiche e un sano percorso formativo alle nuove generazioni”.

In un contesto come quello attuale, condizionato dalla pandemia, Difesa Scuola di DAS tutela dal punto di vista legale dirigenti scolastici, personale docente e non docente, allievi e genitori, sia in casi di procedimento penale, sia per far valere le proprie ragioni in caso di danni subiti per fatto illecito di terze parti, o ancora per presentare ricorso contro una sanzione amministrativa ritenuta ingiusta. Sia all’interno, sia all’esterno degli istituti scolastici, è richiesto, per tutti, di agire nel pieno rispetto di quanto disposto dai Dpcm relativamente alla sanificazione e igienizzazione degli ambienti, all’uso dei dispositivi di protezione, alla misurazione della temperatura, al distanziamento durante l’ingresso negli edifici, sugli scuolabus, e in aula.

In ambito civile, le garanzie previste da Difesa Scuola sono attive anche per quanto riguarda la circolazione stradale, in caso di vertenze scaturite nel tragitto da casa a scuola e viceversa e nei trasferimenti in gruppo, in occasione di viaggi di istruzione e di visite e uscite didattiche in genere, seppur attualmente sospese dall’ultimo decreto emanato.

Difesa Scuola garantisce anche un servizio di consulenza telefonica, tramite numero verde, per avere il parere immediato ed esperto di avvocati specializzati in caso di dubbi di natura legale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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