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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Risposta del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani all’interpellanza, presentata dal consigliere comunale del Gruppo Forza Italia Matteo Fornasini, in merito all’indagine statistica per il miglioramento dell’attività del Corpo di Polizia Municipale Terre Estensi

Gentile Consigliere, in merito all’interpellanza da lei presentata nei giorni scorsi, ci preme prima di tutto sottolineare che l’attività della Polizia Municipale si caratterizza, per un costante rapporto con il cittadino, sia durante le attività esterne sia in quelle condotte negli uffici.
Il lavoro degli agenti di Polizia Municipale, oggi più che mai, risulta variamente articolato: non solo sanzioni per violazioni del Codice della Strada come lei evidenzia, ma anche e soprattutto raccolta delle segnalazioni, informazione ed educazione stradale, rilievo di sinistri, tutela del consumatore e tanto altro ancora. I Vigili di quartiere sono sempre più punto di riferimento ed una presenza costante e qualificata in grado di intervenire laddove la situazione lo richieda: per essere sempre più vicini al cittadino; per promuovere la vivibilità e la sicurezza in ambito urbano; per ascoltare la voce dell’utente e migliorare continuamente il servizio.
Certamente tutto è migliorabile. Consapevoli che solo attraverso la collaborazione con i cittadini è possibile perfezionare l’attività, si è elaborato un questionario utile ad accogliere idee, suggerimenti, osservazioni e consigli affinché il servizio che quotidianamente svolge il Comando della Polizia Municipale Terre Estensi possa diventare ancora più aderente alle esigenze della città. I risultati saranno utili per intraprendere questa riflessione e rendere più efficace il servizio complessivamente inteso. Proprio la consapevolezza dell’importanza che la Polizia Municipale riveste nell’ambito delle amministrazioni comunali e della volontà di miglioramento che essa mette in campo, questo Settore è stato uno dei prescelti da sottoporre al controllo di qualità la qui certificazione il Comune di Ferrara vuole ottenere nel prossimo anno. Con questa prospettiva il questionario di customer satisfaction che è stato elaborato nel 2014 è stato il primo tassello.
Il questionario, elaborato dall’ufficio Studi e Ricerche – Statistica del Comune di Ferrara con il personale del Corpo, è composto da 16 domande utili a rilevare il gradimento della popolazione dell’intera Associazione intercomunale nei vari ambiti di lavoro in cui opera la Polizia Municipale
La divulgazione del questionario è avvenuta dal 19 giugno fino al 30 novembre 2015 attraverso:
la pubblicazione on line sulla home page del Comune
la pubblicazione on line sul Portale della Polizia Municipale
la distribuzione del questionario cartaceo da parte degli uffici della Polizia Municipale
il collegamento attraverso un Q code collocato sulle risposte che l’Ufficio Vigile di Quartiere rende ai cittadini che fanno una segnalazione.
Tutti i questionari, appena raccolti, essendo scaduto solo da pochissimi giorni il tempo di possibile compilazione, saranno consegnati all’Ufficio statistica che avrà il compito di elaborare i dati.
Appena l’elaborazione sarà conclusa l’Amministrazione renderà noti i risultati come anticipato nella conferenza stampa di presentazione avvenuta nel giugno scorso.
Si precisa che la costruzione del questionario, la sua pubblicizzazione on-line e la stampa del formato cartaceo, nonché l’elaborazione dei dati non ha comportato nessun incarico esterno e nessun costo per la comunità se non quello delle risorse interne e professionali dell’Amministrazione.
Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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