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da: Movimento 5 Stelle Ferrara

Venerdì 4 marzo 2016 alla Sala dell’Arengo dalle ore 17 alle 19 avrà luogo la terza sessione del ciclo RISPARMIO CONSAPEVOLE a cura del M5S di Ferrara .
Esperti di economia cercheranno di rispondere alle domande: Come difendere i propri risparmi? Dove e come possiamo investire i nostri risparmi senza troppi rischi? Che cosa sta succedendo nella finanza mondiale e in Italia in particolare?
Interverranno esperti del Gruppo Cittadini Economia Ferrara (Fabio Conditi e Claudio Pisapia) che illustreranno i meccanismi con cui si crea il denaro in circolazione in una vera e propria lezione di economia monetaria che informerà inoltre sul meccanismo di funzionamento del credito, sulle dinamiche di emissione di moneta e sulla creazione del debito pubblico, divenuto ormai praticamente irredimibile.
Verranno altresì illustrate soluzioni e proposte per uscire dalla crisi.
Il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto, presidente della decima commissione (Industria, commercio, turismo) informerà i cittadini, da un punto di vista istituzionale, sulla reale situazione finanziaria del nostro paese. Formulerà proposte pratiche su come uscire dalla crisi e illustrerà tipologie alternative di investimenti dei risparmi maggiormente legate all’economia reale e basate su principi eticamente corretti.
E’ di questi giorni la notizia che sarà possibile per gli istituti bancari pignorare le case ai cittadini morosi (dopo la settima rata non pagata, non necessariamente consecutiva, di mutuo) senza dover attendere una sentenza di un tribunale.
Dopo il BAIL IN sono in arrivo il RECOVERY PLAN, per molte delle 650 banche italiane, e il GRANDE SWAP (conversione forzosa di obbligazioni in azioni).
Non ci meravigliamo… Lo vuole l’Europa.
Poiché è lo stesso Visco, governatore della Banca d’Italia, che preferisce riferirsi ai risparmiatori con il più responsabile termine di “investitori”, a quanto pare bisogna adeguarsi al nuovo vento che soffia da Francoforte e da Bruxelles, portatore di investimenti responsabili e consapevoli da parte dei cittadini che devono essere in grado di scegliere le banche più performanti dove depositare i loro risparmi.
A partire dall’inizio dell’anno in corso infatti, il bilancio delle banche si fonde con quello delle famiglie, che possono trovarsi sul lastrico se la loro banca fallisce. Cambia completamente il rapporto fiduciario fra istituto bancario e cittadino che caratterizzava le banche territoriali. Cercare di capire come non farsi fagocitare il patrimonio investito diventa una nuova “competenza di cittadinanza”.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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