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Da: Adam Atik per Sardine Ferrara

“Spett. Le Sindaco di Ferrara Alan Fabbri.

CHE FINE HA FATTO LO STRISCIONE PER GIULIO REGENI?

Il 12 giugno del 2018 Salvini era Ministro dell’Interno da poco più di una settimana e già metteva le cose in chiaro parlando del “problema Regeni”: bisogna salvaguardare le relazioni con l’Egitto.

Oggi finalmente ci sono le prove.
A cinque anni dall’uccisione di Giulio i pm di Roma sono pronti a mandare a processo gli 007 egiziani e Conte ha chiamato Al Sisi venerdì scorso.

La proposta di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio è stata presentata il 28 maggio del 2018, e la maggioranza gialloverde con la Lega al governo ed il Ministro agli Interni Salvini non ha mai voluto che si insediasse.

A giugno dell’anno scorso, a Ferrara la Lega festeggiò la vittoria alle amministrative coprendo con la propria bandiera lo striscione per Giulio.
Lo striscione successivamente lei lo fece togliere per un atto vandalico in cui avevano cercato di bruciarlo.
Tuttavia da quel momento in poi non è mai stato più rimesso sullo scalone, suo luogo originale, nonostante le diverse interpellanze e le richieste delle diverse associazioni quali Amnesty, Fe-nice e tantissime altre.

Il 20 giugno il Presidente – leghista – del Friuli Venezia-Giulia Massimiliano Fedriga disse: “comunico che lo striscione non verrà più esposto né a Trieste né in altre sedi di Regione».

Insomma, a Trieste come da noi a Ferrara e in tantissime altre città, il simbolo della richiesta di fare luce sulla morte di Giulio Regeni è tutt’ora rimosso o vandalizzato e per la Lega non è poi un grande problema.

Noi ora chiediamo con forza che lo striscione venga riposizionato. Per rispetto non solo di Giulio e della sua famiglia ma anche di tutti quei Giuli e Giulie che nel mondo vengono sequestrate e lasciate a sé stesse.

Il finto buonismo che vi contraddistingue è tremendamente in contraddizione con i fatti che dimostrate ogni giorno.

In questo anno e mezzo di governo avete già preso abbastanza in giro i ferraresi”.

6000 sardine Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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