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Da Regione Emilia Romagna

Oggi il punto oggi nel Comitato istituzionale riunitosi a Bologna. Le risorse, stanziate con la conversione del Decreto legge 50 del 2017 Enti locali, sono a disposizione di Emilia, Veneto e Lombardia. Dopo quello di Mirandola (Mo), verso l’apertura di un nuovo sportello imprese nell’alto ferrarese

Bologna – L’utilizzo di circa 200 milioni di euro da destinare alla ricostruzione degli edifici pubblici e dei centri storici, la condivisione dei criteri per ridurre perimetro e numero dei comuni del cratere nonché l’assistenza alle imprese nella fase di liquidazione dei contributi. Sono alcuni dei temi affrontati durante la riunione del Comitato istituzionale per il terremoto del 2012 (costituito dai sindaci dei comuni colpiti), svoltosi oggi a Bologna e presieduto dall’assessore regionale con delega alla Ricostruzione, Palma Costi.
Nella conversione del Decreto Enti locali n. 50 del 2017, è stata approvata una norma che attribuisce ulteriori 200 milioni di euro per la ricostruzione e urbanizzazione dei centri storici nei comuni colpiti dal sisma del 2012 in Emilia, Veneto e Lombardia.
“Tangibile, in questo ultimo anno, l’accelerazione che abbiamo impresso per i lavori nei centri storici, il cuore delle nostre comunità, dove è partita oltre la metà dei cantieri. E questo- ha evidenziato l’assessore Palma Costi- è stato riconosciuto da Governo e Parlamento. Poi oggi abbiamo iniziato a fissare i criteri per ridurre il perimetro del cosiddetto cratere puntando a proporre al Governo, già dal 2018, la riduzione per norma primaria del numero dei comuni colpiti, escludendo quelli che hanno pressoché concluso la ricostruzione così da concentrare le misure di agevolazione e le risorse”.
Durante l’incontro è stato fatto anche il punto sui meccanismi di verifica e controllo sulla ricostruzione privata (abitazioni e imprese) e in particolare sulla permanenza dei requisiti per beneficiare dei contributi.
Infine è stata illustrata l’attività del primo mese di vita dello sportello imprese aperto a Mirandola (Mo) che ha permesso di dare ad aziende e professionisti assistenza in loco per agevolare la risoluzione dei dubbi e favorire il deposito delle domande di liquidazione ancora non presentate. È stata inoltre annunciata la prossima apertura di uno sportello anche nell’alto ferrarese, presumibilmente a Cento.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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