19 Marzo 2014

“Ri-muoversi in centro”, l’inizio di un percorso di dialogo e proposte sull’accessibilità

Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Ri-muoversi in centro, il progetto partecipato di accessibilità promosso da Ascom Confcommercio in sinergia con il Comune di Ferrara, si è presentato alla città. Il 18 marzo nel tardo pomeriggio presso gli spazi concessi con sensibilità dalla Scuola Alberghiera “Orio Vergani” circa una cinquantina tra cittadini e rappresentanti di associazioni di volontariato e del sociale si sono ritrovati per il primo di una serie di incontri interattivi per far nascere dal confronto proposte idee e suggerimenti per affrontare e vincere la sfida dell’accessibilità e della piena fruibilità a tutti (anziani, bambini, disabili…) del centro storico della città estense.
“Un progetto – ha spiegato il presidente Ascom Ferrara Giulio Felloni – che vede impegnato in prima linea la nostra associazione di categoria, che intende dare un supporto concreto alla crescita complessiva della città, sia sociale che economica, attraverso un modello concertato di una città accessibile: una città aperta è anche una città appetibile per il turismo. Questo è un momento importante per l’impegno che come Associazione ci prendiamo per dare uno stimolo forte all’intera comunità, e ringrazio per la sensibilità tutti i partecipanti, istituzionali e privati”. L’Amministrazione Comunale era presente con Annarosa Fava, portavoce del sindaco Tiziano Tagliani: “Come Comune siamo contenti di partecipare a questo progetto, che rientra in un nostro approccio condiviso di rileggere la città nel suo complesso” assicurando un fattivo impegno su un progetto storico destinato a cambiare il volto del città e del suo centro storico. Un tema quello dell’accessibilità che investe a tutto tondo i trasporti, l’arredo urbano, il sistema commerciale. In media i cittadini che hanno bisogni specifici rispetto alla accessibilità sono in media tra il 15 e il 20 % della popolazione complessiva e quindi si ipotizza che su una popolazione a Ferrara di oltre 130mila abitanti siano tra i 20 e i 26mila quelli che possano essere coinvolti. L’incontro ha visto l’intervento tecnico di Roberto Vitali, presidente di Village for All – V4A, l’esperto che ha sta coordinando le azioni di informazione e sensibilizzazione che si svilupperanno fino al prossimo giugno, e che ha voluto sottolineare l’impatto sul turismo del tema accessibilità: un mercato che solo in Italia vale qualcosa come 5,6 miliardi Euro per un totale di 4 milioni di persone che hanno appunto bisogni specifici. Dopo l’introduzione di Lucia Lancerin, consulente per Ascom per il progetto partecipato (finanziato dalla Regione Emilia Romagna), che ha illustrato i vari momenti della serata, dai tavoli di lavoro sono scaturite diversi elementi presentati a conclusione tra gli altri da Matteo Musacci, presidente provinciale della Fipe : in primo luogo la necessità di aumentare la consapevolezza della situazione dei bisogni in termini di accessibilità, così come la necessità di lavorare sulla semplificazione amministrativa e burocratica. Di qui l’esigenza di lavorare per una sempre maggiore informazione con una particolare attenzione ai dati concreti e soprattutto alla possibilità di creare un fondo con il supporto degli enti pubblici (Comune, Provincia e Camera di Commercio) che possa finanziare gli interventi sui negozi e pubblici esercizi. Un intervento che tocca gli arredi urbani (ad esempio le panchine) e poi ancora in un corretto uso dei parcheggi, una specifica segnaletica, fino all’uso di applicativi mirati per smartphone. In definitiva uno sguardo complessivo al centro storico che potrebbe vedere una fase di test delle proposte, che usciranno dal percorso di incontri, in una zona precisa. Il prossimo appuntamento in questa ottica sarà la sfida dell’accessibilità il prossimo 29 marzo con la possibilità di affrontare in diretta e personalmente, in una particolare camminata, i nodi dell’accessibilità, verificando gli ostacoli che sulla via possono esservi trovati, ad esempio nell’esperienza di muoversi su una carrozzella.



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