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da: ufficio stampa Hera

Al via lunedì 24 marzo a Ferrara ma sarà anche a Portomaggiore e Argenta. Incontri, mostre, laboratori e iniziative ludico-culturali caratterizzeranno l’VIII edizione del progetto di divulgazione scientifica che Hera dedica ai ragazzi e alle ragazze degli istituti superiori. Coinvolti a Ferrara oltre 2.600 studenti.

Prende il via a Ferrara da lunedì 24 marzo “Un Pozzo di Scienza”, il progetto di Hera per la divulgazione scientifica negli istituti superiori scuole, quest’anno tutto dedicato all’approfondimento del tema smart city e creatività scientifica. Assieme a docenti, ricercatori, progettisti e tecnici della multiutility, i ragazzi del ferrarese scopriranno come una città possa diventare più intelligente, migliorando la qualità della vita dei cittadini, consumando meno risorse e preservando l’ambiente.

I numeri del 2014: nel ferrarese, 9 scuole, 107 classi e oltre 2.600 studenti coinvolti
Il Pozzo di Scienza ‘Be Smart! Città intelligenti e creatività scientifica’ si terrà a Ferrara dal 24 al 29 marzo, a Portomaggiore il 25 marzo e ad Argenta il 28 marzo. Saranno coinvolti oltre 2600 studenti di differenti scuole: Liceo Artistico D. Dossi, Istituto di Istruzione Superiore Argenta – Portomaggiore, Liceo Classico Statale L. Ariosto, Liceo Scientifico A. Roiti, Liceo Statale G. Carducci, Istituto di Istruzione Superiore N. Copernico – A. Carpeggiani, Istituto Professionale di Stato L. Einaudi, Istituto Tecnico G. B. Aleotti e Istituto Tecnico Statale V. Bachelet.
I ragazzi saranno coinvolti in incontri-gioco, laboratori interattivi, mostre multimediali, escursioni sul territorio, un click-day e una maratona fotografica finale.
Complessivamente, sull’intero territorio servito da Hera in Emilia-Romagna, saranno 44 gli istituti superiori coinvolti per 520 classi e oltre 10.000 studenti. Una trentina di esperti si alternerà durante i 260 laboratori previsti per un totale di 110 incontri, 3 multivisioni e 4 visite a diversi impianti del Gruppo Hera.

Il coinvolgimento dei ragazzi di Ferrara, Portomaggiore e Argenta per definire la smart city ideale
Il concetto di smart city sarà il fil rouge delle iniziative organizzate in collaborazione con ComunicaMente, Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste e i Docenti del Dipartimento di Ingegneria ENDIF dell’Università di Ferrara. Gli appuntamenti itineranti di divulgazione scientifica sono quest’anno un’occasione per esplorare il ruolo della ricerca e della creatività scientifica nello sviluppo delle smart city, un connubio vincente per affrontare la sfida della globalizzazione e i nuovi bisogni di un mondo in costante cambiamento. Assieme ai ragazzi, ricercatori e docenti universitari, esperti e professionisti parleranno di come gestire le risorse, innovare in campo energetico, muoversi con intelligenza, ma anche di come la creatività possa contribuire a uno sviluppo intelligente; inoltre gli studenti verranno coinvolti in laboratori e incontri-gioco per sperimentare nuovi orizzonti smart su tecnologia, chimica, energia e ambiente.

Mostra multimediale: un evento speciale per Ferrara
A Ferrara un evento unico. Un pozzo di scienza esce dalle scuole e incontra la città con una mostra multimediale a forte impatto: su schermi di grandi dimensioni, immagini spettacolari e musiche originali accompagnano il pubblico in un viaggio alla scoperta delle pietre miliari del pensiero scientifico, a loro volta alla base dello sviluppo delle smart cities. Mostra aperta anche al pubblico dalle 16 alle 19, da martedì 25 a sabato 29, in via Boccaleone 19 a Ferrara.

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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