C’è bisogno ora di tutte le risorse intellettive e immaginative del Paese
Non solo esperti o politici, ma persone di tutte le età con ruoli, saperi, competenze e desideri diversi. C’è bisogno di costruire percorsi partecipativi di qualità per scoprire nuove opportunità per il bene comune e una democrazia più dialogica e allargata.
A partire dalle esperienze raccontate nel libro curato dai soci di AIP2, “Coltivare partecipazione. Esperienze e processi partecipativi raccontati da AIP2”, proponiamo con gli autori e le autrici, i curatori e le curatrici, espertidi partecipazione, 4 webinar tematici e gratuiti su possibili percorsi partecipativi in quattro diversi ambiti pubblici: la scuola, i beni comuni, lo sviluppo locale e i conflitti ambientali.
Pensate a cosa potrebbe essere la scuola se avessimo tutti consapevolezza che la scuola siamo noi. Se fossimo, cioè, pienamente consapevoli di dipendere dalla scuola e che la scuola dipende da noi, se riuscissimo ad intuire quanto la scuola costituisce la linfa del territorio in cui si trova. Allora la domanda da porci sarebbe: Come costruire una comunità dialogante e indagante con la scuola al centro?
Cosa sono i beni comuni? Cosa li distingue dai beni pubblici o da quelli privati? E ancora, se sono destinati ad una comunità, chi è la comunità e perché dovrebbe prendersi cura dei beni comuni?
L’inserimento dei processi partecipativi nella programmazione di sviluppo locale rappresenta un’importante innovazione di processo nell’azione delle pubbliche amministrazioni. Come programmare altrimenti lo sviluppo di un territorio, senza dialogare con le forze che lo abitano e costruire obiettivi comuni?
L’apprendimento della gestione dei conflitti ambientali è particolarmente importante: dobbiamo prepararci ad un’escalation conflittuale sui temi ecologici a cui assisteremo nei prossimi anni. Cosa possiamo imparare dai processi partecipativi per migliorare la nostra capacità di gestire una conflittualità sempre più diffusa?