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Comunicato stampa Sole 24 Ore | Confindustria.

OGGI A “INNOVATION DAYS – LA FABBRICA DEL FUTURO” TAPPA DEDICATA ALL’EMILIA ROMAGNA.

Al Digital Roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria focus sulla fabbrica del futuro tra innovazione e sostenibilità:

  • Pietro Ferrari (Pres. Confind. E-R): imprese dell’Emilia Romagna hanno continuato a investire anche durante la pandemia, nel 2020 lo ha fatto l’87% e nel 2021 i dati sono simili, il 58% delle aziende ha investito nella formazione e il 49% in ricerca e sviluppo. In Pnrr stabilità e chiarezza processi punti fondamentali
  • Andrea Chiesi (Pres. Confindustria Emilia-Romagna Ricerca e DIH Emilia-Romagna): con spesa in R&S sul PIL pari al 2% la nostra regione ha un’ottima performance del sistema della ricerca e innovazione

 Market Watch PMI di Banca Ifis su PMI in Emilia Romagna: finanziamento bancario ha ancora un peso rilevante nel supporto agli investimenti, è utilizzato dal 44% delle PMI intervistate. Nei prossimi due anni, gli imprenditori punteranno soprattutto sullo sviluppo delle tecnologie digitali per rinnovare l’offerta di prodotti e servizi.

Si è tenuta oggi in diretta streaming la tappa dedicata alle imprese dell’Emilia Romagna di Innovation Days, il roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria che racconta l’economia italiana con il contributo di Sistemi Formativi Confindustria, dei Digital Innovation Hub di Confindustria e il supporto di 4.Manager.

L’evento, trasmesso dagli studi del BI-REX, il Competence Center Industria 4.0 di Bologna, ha analizzato le strategie di sviluppo e di innovazione adottate dalle imprese emiliano romagnole.

I lavori si sono aperti con l’intervento del Presidente Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari, che ha sottolineato che “le imprese dell’Emilia Romagna hanno continuato a investire anche durante la pandemia: nel 2020 lo ha fatto l’87% e nel 2021 i dati sono simili, il 58% delle aziende ha investito nella formazione e il 49% in ricerca e sviluppo. In 10 anni le imprese hanno raddoppiato gli investimenti nella sostenibilità e questo ha riguardato tutte le dimensioni aziendali, mentre 10 anni fa era tipico delle grandi imprese. Per creare condizioni strutturali di benessere, occupazione e sviluppo l’aspetto cruciale del PNRR deve essere stabilità e chiarezza nei processi, per sapere chi fa che cosa a livello nazionale e regionale”.

Innovation Days ha quindi posto l’attenzione sulle modalità con cui il digitale cambia la fabbrica: a discuterne sono stati Raffaele Zingone, Responsabile della Direzione Centrale Affari di Banca Ifis, Sonia Bonfiglioli, Presidente e CEO Bonfiglioli, Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato Philip Morris Italia, e Alessandra Michelini, Responsabile Sales Manufacturing Enterprise Market di TIM.

Raffaele Zingone, responsabile Direzione Centrale Affari di Banca Ifis ha sottolineato che “la ripresa è possibile e come Banca dobbiamo contribuire in maniera efficace al sostegno delle aziende, stabilendo un dialogo aperto con gli imprenditori con l’obiettivo di distinguere i rischi apparenti da quelli effettivi. Questa è la vera scommessa: saper ascoltare per comprendere le reali prospettive di business e risolvere la complessità. Solo così sarà possibile mettere in atto una vera ripartenza”. Zingone ha presentato i risultati del Market Watch PMI di Banca Ifis, realizzato su un campione significativo di imprese con sede in Emilia Romagna, secondo il quale il 45% delle aziende ha continuato a investire nel biennio 2020-2021 e la percentuale è destinata a salire fino al 49% entro il 2023. Il finanziamento bancario ha ancora un peso rilevante nel supporto agli investimenti ed è utilizzato oggi dal 44% delle PMI intervistate. Nei prossimi due anni, gli imprenditori punteranno soprattutto sullo sviluppo delle tecnologie digitali per rinnovare l’offerta di prodotti e servizi. Ma sono centrali, nell’allocazione delle risorse, anche la sostenibilità e la gestione della relazione con i clienti, due obiettivi su cui le imprese dell’Emilia Romagna si posizionano al di sopra della media nazionale.

“Quest’anno il ruolo strategico dell’Emilia-Romagna e dell’Italia nella nostra missione globale di eliminare le sigarette nel più breve tempo possibile crescerà ulteriormente” ha detto il Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia Marco Hannappel, e ha proseguito annunciando: “I nostri impianti nel Bolognese evolveranno grazie alla creazione di un Centro di Servizi per l’Innovazione e la Ricerca e Sviluppo – concentrato su servizi di R&S in aree come l’industrializzazione, l’innovazione di processo, l’ingegnerizzazione e la sostenibilità. Sarà il più grande al mondo per Philip Morris su queste tematiche e coinvolgerà complessivamente, a regime, circa 250 persone altamente qualificate, tra le risorse che attualmente ricoprono queste attività in Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna e le nuove posizioni lavorative che saranno trasferite e create in Italia. Queste importanti evoluzioni posizionano l’Italia nelle migliori condizioni per poter attrarre ulteriori investimenti: a livello globale abbiamo da poco annunciato un piano di investimenti complessivi in capitale fisso pari a circa 2,4 miliardi di dollari nel corso del triennio 2021-2023. Il piano include investimenti in ambito manifatturiero, in nuovi macchinari e tecnologie, il tutto collegato ai nuovi prodotti senza combustione di Phillip Morris. Una parte significativa di questi investimenti sarà destinata all’Italia”.

“Vogliamo accelerare la trasformazione digitale delle imprese ed essere il motore dell’innovazione dell’industria e delle filiere produttive”, ha dichiarato Alessandra Michelini, Responsabile Sales Manufacturing Enterprise Market, TIM. “Siamo certi che le nuove tecnologie, in particolare il 5G, l’Internet delle Cose, il Cloud e l’Edge Computing siano determinanti per la competitività del settore e quindi per l’economia dell’intero Paese. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione soluzioni, competenze ed infrastrutture all’avanguardia in grado di rispondere concretamente ai bisogni delle aziende, trasformandole in opportunità di crescita per tutto il comparto. Proprio da Carpi, nel Modenese, ha preso il via il nostro progetto Smart District per la digitalizzazione dei distretti industriali e sono numerose le collaborazioni in ambito Smart Factory che abbiamo avviato con importanti realtà del mondo produttivo e della ricerca sul territorio emiliano”.

 I lavori sono proseguiti con un dibattito sul ruolo giocato dalla sostenibilità e sulla spinta che può offrire allo sviluppo industriale: ad intervenire su questo tema sono stati Renzo Avesani, Chief Innovation Officer Gruppo Unipol, Amministratore Delegato Leithà, Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Regione Emilia-Romagna, Marco Frattini, Responsabile Macro Area Nord Est, Mercato Italia di Enel, Radek Jelinek, Presidente e Amministratore Delegato Mercedes-Benz Italia, e Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato IMA.

Parlando di sostenibilità e rischi climatici Renzo Avesani, Chief Innovation Officer Gruppo Unipol, Amministratore Delegato Leithà ha affermato: “Gli eventi atmosferici sono una liability per la quale attualmente non c’è mercato. Ma se i valori dell’indice E³CI (European Extreme Events Climate Index) diventassero indicatori per i prezzi, allora diventerebbe possibile costruire un mercato liquido, in cui gli scambi non sono più gestiti attraverso transazioni bilaterali, ma valutati in base a valori certi. In questo modo si può ampliare la domanda e l’offerta di protezione. Il fatto che possa emergere un mercato – ha sottolineato Avesani durante il suo intervento a Innovation Days – dipende dal fatto che gli operatori possano contare su una metodologia comune attraverso cui stabilire un prezzo. Il potenziale dell’E³CI è quindi quello di cambiare il modo in cui operano i mercati finanziari e assicurativi, fornendo indici rispetto ai quali i pericoli legati alle condizioni meteorologiche possono essere misurati con maggiore precisione. Il vantaggio – ha osservato il CEO di Leithà – è che, rendendo negoziabili queste passività, si aumenta la trasparenza e la concorrenza, con vantaggi sia per gli assicuratori, sia per gli stessi assicurati”.

Il Responsabile della Macro Area Nord Est, Mercato Italia di Enel Marco Frattini ha dichiarato: “Enel è uno dei principali protagonisti della transizione energetica e intende esserlo anche attraverso le competenze e le soluzioni che quotidianamente mette al servizio del Paese e delle sue imprese. Oggi siamo qui per portare questa esperienza agli attori regionali sia del settore pubblico che privato che intendono impegnarsi per accelerare il raggiungimento degli obiettivi cimatici ed ambientali, oggi imprescindibili”.

“Carl Benz amava ripetere che la passione per l’innovazione non muore mai e di questa convinzione, unita ad un’eccellenza produttiva riconosciuta a livello globale, si fanno ambasciatrici le tante aziende italiane coinvolte nell’industria dell’automotive. Un settore che da sempre genera valore diffuso attraverso l’innovazione, la leadership tecnologica, l’impegno verso la sostenibilità ambientale e l’occupazione, oltre ad un forte contributo economico al sistema Paese” ha detto il Presidente e Amministratore Delegato Mercedes-Benz Italia Radek Jelinek.

Il focus successivo è stato centrato sulle nuove competenze e conoscenze necessarie e connesse al processo di innovazione: alla tavola rotonda su questo tema hanno partecipato Domenico Bambi, Presidente BI-REX, Andrea Chiesi, Presidente Confindustria Emilia-Romagna Ricerca (CERR) e DIH Emilia-Romagna, Alessandro Talamelli, Responsabile Progetto Internazionale CICLOPE, e Francesco Ubertini, Rettore Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

“I Competence Center rappresentano un’enorme opportunità per l’innovazione in Italia – ha affermato Domenico Bambi, Presidente di BI-REX – e mi sento di poter dire che in questi due anni abbiano dato grande prova della loro validità. In particolare BI-REX ha avuto di modo di farsi conoscere dalle imprese per la sua capacità di trattare il tema dei Big Data e della Manifattura Additiva, grazie alla sua Linea Pilota già completamente operativa. Guardando in prospettiva, alla luce del PNRR e della partita europea degli EDIH, il nostro obiettivo è di moltiplicare gli sforzi per permettere al nostro tessuto produttivo di colmare quel gap tecnologico che ci separa dai paesi più tecnologicamente avanzati”.

Con la spesa in R&S sul PIL pari al 2% – ha affermato Andrea Chiesi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Ricerca e DIH Emilia-Romagna – la nostra regione ha un’ottima performance del sistema della ricerca e innovazione. Abbiamo ancora spazi di miglioramento nel confronto con le regioni europee avanzate, specie sulla collaborazione tra PMI innovative e sul numero di laureati. Sono due gli aspetti su cui far leva: se il sistema industriale deve continuare ad investire in R&S, il sistema pubblico deve garantire una formazione adeguata sia sulle materie tecnico-scientifiche sia sulle competenze trasversali sempre più richieste dalle nuove forme di lavoro“.

La sfida dell’innovazione non riguarda solo l’ambito industriale ma anche contesti molto differenti: se ne è parlato, nel corso di un’intervista one-to-one, con Giovanni Carnevali, Amministratore Delegato e Direttore Generale Sassuolo Calcio.

La mattinata di lavori di Innovation Days si è conclusa con un dibattito sulla tecnologia e l’innovazione digitale nelle PMI, a cui hanno partecipato Antonello D’Elia, Consulting Manager della unit Business Intelligence & Insight di GroupM (media investment company del Gruppo WPP),Giovanni Bartucci, Vice Presidente Esecutivo Alperia Bartucci, Dino Brancale, Amministratore Delegato AVL Italia, e Michele Mormile, Managing Partner AQuest.

“Il contributo di WPP agli Innovation Days è mostrare come il digitale non si limiti al possesso di tecnologie o di competenze informatiche ma sia un vero e proprio modo di pensare e di agire – ha dichiarato Antonello D’Elia, Consulting Manager GroupM, presentando la ricerca “L’innovazione digitale nelle PMI italiane: lo stato dell’arte e le prossime sfide”. “Le evidenze emerse dalla nostra ricerca mostrano che un’azienda diventa digitale quando i dati e le informazioni si combinano con le idee e la creatività. Ci proponiamo, dunque, di accompagnare le PMI, motore economico dell’Italia, nella transizione verso questo nuovo modello di business”.

“La nostra ricerca evidenzia da un lato la grande vivacità della PMI italiana, spina dorsale dell’economia nazionale, e dall’altro la difficoltà che ha nel comunicare il proprio prodotto, sul mercato italiano e internazionale. Per questo motivo il nostro Gruppo si impegna nel supportare le piccole e medie imprese nel processo di trasformazione e di acquisizione di competenze necessarie ad orientarsi nel mercato digitale.” – ha aggiunto Michele Mormile, Managing Partner AQuest (a WPP Company).

Le sfide della transizione ecologica non sono più rimandabili. Per vincerle servono competenze, specialisti qualificati e tecnologie all’avanguardia. Il nostro impegno come azienda si traduce in soluzioni di Intelligenza Artificiale brevettate e basate su modelli matematici predittivi che consentono di ridurre emissioni e consumi energetici, ottimizzare processi industriali, migliorare il comfort delle persone – ha dichiarato Giovanni Bartucci, vice presidente esecutivo di Alperia Bartucci –. La nostra è un’offerta win-win, che dimostra come coniugare una visione profonda del mercato con una capacità tecnica innovativa non solo sia possibile, ma sia anche la strada da percorrere verso un futuro sostenibile”.

Innovation Days è proseguito nel pomeriggio con un webinar dedicato all’approfondimento tecnico di alcuni temi legati all’innovazione digitale e sostenibile nelle imprese: grazie a visite aziendali virtuali e all’analisi di best practices si è parlato del ruolo dei Digital Innovation Hub e dei Competence Center a supporto dell’innovazione aziendale, di agevolazioni fiscali e finanziarie per l’innovazione 4.0 e green, e di tecnologie, competenze e formazione per le fabbriche del futuro.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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