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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Si è svolta questa mattina, mercoledì 11 novembre nella sede dell’Archivio Storico comunale (via Giuoco del Pallone 8), una conferenza stampa di presentazione del progetto di riqualificazione post-sisma di “Casa Niccolini” e del progetto per il deposito d’archivio presso l’ex Palestra della scuola Garibaldi.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il vice sindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto e l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi insieme ai dirigenti comunali Luca Capozzi (ingegnere Capo), Natascia Frasson, Rafaela Vitale e Francesca Barbuto (Beni Monumentali), Ferruccio Lanzoni (Edilizia), Enrico Spinelli (Biblioteche ed Archivi) e ai referenti del Comitato ferrarese associazione culturale ‘Dante Alighieri’ Luisa Carrà Borgatti e della ‘Fondazione Niccolini’ Guido Reggio.
“Questi progetti, insieme ad altri già avviati, ci consentono di mettere in campo recuperi edilizi di edifici importanti che diventano nuovi spazi culturali per la città. In questo caso andiamo a potenziare e completare il Polo delle Carte” ha affrmato l’assessore Modonesi.
“Contiamo di aprire la nuova sezione dedicata ai ragazzi della Biblioteca Ariostea nella Casa Niccolini Nel 2017 – ha aggiunto l’assessore Maisto – il miglior investimento culturale che si possa fare per il futuro”.
Una sala dell’ampia struttura, frutto del lascito Niccolini, verra adibita anche a sede dell’associazione culturale ‘Dante Alighieri’, mentre l’ex palestra della scuola Garibaldi (nel complesso dell’attuale Archivio Storico), dopo una adeguata ristrutturazione, ospiterà il patrimonio di documenti custoditi nella ex chiesa Santi Cosma e Damiano in via Carlo Mayr.
LE SCHEDE DEGLI INTERVENTI (a cura dell’Assessorato Lavori Pubblici):
Progetto esecutivo relativo all’esecuzione dei lavori di riparazione e miglioramento strutturale post-sisma di Casa Niccolini. CIA 86-2014 (Arch. Natascia Frasson):
Importo complessivo E. 1.200.000,00 (di cui 350mila fondi regionali e circa 850mila fondi Assicurativi post sisma)
DESCRIZIONE DEL PROGETTO – La funzione di edificio di supporto alle attività della Biblioteca Ariostea fanno di Casa Niccolini un elemento indispensabile ai fini della efficienza gestionale dell’unità libraria. A seguito degli eventi sismici del maggio 2012, alcuni elementi strutturali del fabbricato in oggetto hanno subito gravi danni con conseguenti rotture di alcune parti, parziali crolli ed un consistente quadro fessurativo che, vista la vetustà della casa, ne hanno inficiato la possibilità all’utilizzo fino ad allora svolto.
Si riportano di seguito gli interventi sulle strutture ai fini del miglioramento sismico:
Consolidamento e ricostruzione dei solai lignei di piano crollati, con nuovi profili lignei e soletta di calcestruzzo collaborante opportunamente connessa alle pareti in muratura.
Intervento di stabilizzazione nel piano delle coperture con formazione di reticolari in acciaio lungo il perimetro per l’irrigidimento della falda ed il presidio delle pareti di facciata al ribaltamento;
Interventi locali di riqualificazione delle murature portanti con sostituzione e rinforzo degli architravi mancanti o danneggiate sopra le finestre e porte, Interventi di riqualificazione della tessitura della muratura con scuci-cuci, iniezioni di malta a ricostituire la continuità dell’elemento portante ove oggi gravemente lesionato;
Cerchiature metalliche in corrispondenza delle nuove aperture, aventi rigidezza pari alla porzione di muratura da rimuovere.
rifacimento della scala esistente che dal piano terra conduce al piano primo, mantenendo la posizione e il rivestimento originale con il recupero delle pedate in marmo rosa.
Realizzazione, nel cortile interno, di un vano tecnico per il posizionamento di macchinari impiantistici, caratterizzata da una struttura portante in muratura.
Interventi impiantistici – sono state esaminate le soluzioni tecnologiche che utilizzano fonti rinnovabili e assicurano il corretto uso dell’energia, così come prescritto dalla legge in vigore.
Dall’esame delle diverse opzioni, si è optato per la soluzione a pompa di calore, con l’istallazione di una macchina a ciclo termodinamico inverso che nel periodo estivo ha la funzione di gruppo frigorifero e nel periodo invernale quella di generatore di calore
Inoltre, si è pensato di realizzare la copertura del fabbricato ricostruito, in qualità di supporto del sistema di riscaldamento a pompa di calore geotermica, a pannelli fotovoltaici in grado di recuperare l’energia rinnovabile del sole attraverso un film sottile al silicio amorfo, da integrare ai pannelli in lamiera verniciata del tetto.
Sarà prevista, oltre alla parte impiantistica elettrica, una sistematizzazione e riorganizzazione, nell’ambito dei rifacimenti consentiti, delle localizzazioni idrico-sanitarie, identificando in due blocchi distinti e sovrapposti, al piano terra e al piano primo, i bagni ed il vano ascensore in ottemperanza alle normative vigenti in materia di sicurezza ed eliminazione delle barriere architettoniche.
Lavori nella palestra dell’ex scuola Garibaldi (sede Archivio Storico): trasformazione a deposito librario:
Importo complessivo: totale lavori euro 131.367,95 (fondi comunali; somme a disposizione, totale generale 200mila euro).
RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA – Il fabbricato oggetto di intervento, fa parte del complesso della ex scuola Garibaldi ubicata tra le vie Giuoco del Pallone e via Buonporto, nel centro storico della città di Ferrara.
Il corpo di fabbrica prospiciente la via Giuoco del Pallone, quello che una volta ospitava le aule didattiche, è stato oggetto di lavori ristrutturazione per adeguarlo a sede dell’Archivio Storico Comunale nel 2005.
Il corpo di fabbrica della ex palestra, si affaccia sulla via Buonporto, è un volume semplice, con una pianta di forma rettangolare delle misure di 8 m x16 m, ad un piano fuori terra, con copertura inclinata verso il cortile interno, con altezze variabili da 4 m a 6 m.
Il progetto prevede il recupero dell’intero fabbricato per adeguarlo a deposito librario attrezzato con armadi/librerie compattabili per meglio sfruttare lo spazio a disposizione. Tutta la zona centrale dell’ambiente più grande, pari a circa 110 mq, sarà occupata dagli armadi compattabili: in totale sono previste 15 file.
I lavori interesseranno l’intero fabbricato e saranno sia edili che impiantistici e non interesseranno parti strutturali, ma serviranno anche ad un miglioramento energetico.
I lavori edili riguarderanno sia l’interno che l’esterno dell’immobile. Le finestre alte su via Buonporto saranno sostituite con nuove in alluminio preverniciato ed a taglio termico, dotate di vetrocamera e saranno rese apribili. Le porte di uscita saranno tutte sostituite, di quste tre diventeranno uscite di emergenza, inoltre verranno montate le nuove porte sui vani esistenti.
Con gli interventi di coibentazione, parte in interno e parte in esterno (mediante cappotto di stiferite), si riuscirà ad ottenere una migliore prestazione energetica del fabbricato, cosi da ridurre i costi di climatizzazione, quindi di gestione.
Tutte le strutture portanti e separanti, oggi non resistenti al fuoco, saranno rese tali mediante idonei interventi di protezione al fuoco con materiali certificati. Le murature portanti in laterizio pieno realizzano una resistenza al fuoco REI 180, la copertura, in laterocemento, sarà resa resistente al fuoco R 180 mediante controsoffitto certificato.
Sono inoltre previste le messe a norma degli impianti elettrico, di emergenza ed antincendio. L’impianto fisso di estinzione incendi ad idranti, già a servizio dell’Archivio Storico Comunale, con bocche d’incendio UNI 45 ed attacco per l’autopompa dei Vigili del Fuoco, è idoneo e funzionale anche alla protezione attiva del nuovo archivio. L’installazione di due nuovi idranti all’interno dell’archivio consentirà di raggiungere col getto d’acqua di almeno uno di essi ogni punto dell’area protetta.
L’intervento di cui al presente progetto è stato previsto per accogliere il materiale di archivio proveniente dalla sede della ex chiesa dei SS. Cosma e Damiano, non più idonea allo scopo.
Il presente progetto, è conforme alle norme urbanistiche ed edilizie, nonché alle norme di sicurezza, sanitarie e di tutela ambientale e paesaggistica, ad oggi in vigore.
RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA:
A) ANALISI DELLO STATO DI FATTO
Il fabbricato oggetto di intervento, fa parte del complesso della ex scuola Garibaldi ubicata tra le vie Giuoco del Pallone e via Buonporto, nel centro storico della città di Ferrara.
Il corpo di fabbrica prospiciente la via Giuoco del Pallone, quello che una volta ospitava le aule didattiche, è stato oggetto di lavori ristrutturazione per adeguarlo a sede dell’Archivio Storico Comunale nel 2005.
Il corpo di fabbrica della ex palestra, si affaccia sulla via Buonporto, è un volume semplice, con una pianta di forma rettangolare delle misure di 8×16, ad un piano fuori terra, con copertura inclinata verso il cortile interno, con altezze pari a 6 m sulla via pubblica e 4 m sul lato interno.
Strutturalmente è costituito da murature di mattoni, a faccia vista su via Buonporto, e intonacate sugli altri due lati, il terzo lato confina con un altro fabbricato di civile abitazione.
La copertura è costituita da travetti in cemento e pignatte, con orditura trasversale, e trave rompi tratta in ferro all’intradosso, nel coperto molto inclinato, non è presente nessun manto impermeabile e i coppi sono posati direttamente sulla struttura del coperto.
Le vecchie pavimentazioni sono in gres rosso, nella zona dei bagni, e in gomma nella zona dell’ex palestra, e sono posati su un massetto in calcestruzzo armato con barre lisce e con maglia irregolare circa 30×45.
I serramenti attuali sono in ferro le finestre alte con avvolgibile e cassonetto, mentre le porte sulla corte interna non in legno.
L’impianto di riscaldamento era ad aerotermi, posti agli angoli, e l’acqua calda era prodotta attraverso una caldaia murale a gas.
B) SOLUZIONI D’INTERVENTO
Il progetto prevede il recupero dell’intero fabbricato per adeguarlo a deposito librario attrezzato con armadi/librerie compattabili per meglio sfruttare lo spazio a disposizione.
Tutta la zona centrale dell’ambiente piu grande, pari a circa 110 mq, sarà occupata da compattabili, in totale sono previsti 15 file, ed ogni fila è costituita da 3 moduli da 120 cm di larghezza ed uno da 90 cm.
I lavori interesseranno l’intero fabbricato e saranno sia edili che impiantistici, saranno di manutenzione straordinaria, e non interesseranno parti strutturali, ma verteranno anche ad un miglioramento energetico.
Tutto il materiale (rendering, schede, altre immagini) è scaricabile in fondo alla pagina internet:
http://www.cronacacomune.it/notizie/27031/nuovi-spazi-per-il-patrimonio-librario-cittadino-a-casa-niccolini-e-nellex-palestra-garibaldi.html

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

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