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di Lorenzo Bissi

Il Liceo Classico per alcuni rischia di morire. Le iscrizioni sono in costante calo perché attorno a questo indirizzo aleggia un terribile spettro che spaventa quasi tutti i ragazzi di terza media, che non vogliono iscriversi ad una scuola vecchia e che non serve a niente (a detta di molti). Come fare per evitare tutto ciò? Uno dei professori di greco e latino del liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT) ha pensato che sarebbe stato utile alla causa la realizzazione di una serata annuale per promuovere la conoscenza di questo indirizzo in modo anticonvenzionale: sarebbero stati i ragazzi, attraverso progetti e rappresentazioni (molte volte ironiche) ad animare una serata che è figlia di un liceo tutt’altro che morto o in via di estinzione.
Venerdì 13 gennaio 2017 il Liceo Ariosto ha aperto le porte alla cittadinanza, intrattenendola con spettacoli a tema classico: c’era chi ha rappresentato Cicerone, difensore delle istituzioni scolastiche, sventare una ribellione studentesca guidata dallo sporco e doppiogiochista Catilina, chi ha animato il dipinto della Scuola filosofica di Atene di Raffaello Sanzio, spiegando le dottrine dei pensatori sinteticamente ed in modo divulgativo, chi ha rappresentato l’Olimpo’s got Talent e chi La Notte degli Oscar, premiando, secondo il loro parere, le migliori opere scritte nell’antichità; ciliegina sulla torta è stata la reinterpretazione del RischiaTutto in chiave classica. Una serata davvero gradevole, accompagnata da intervalli musicali, cibo a tema greco e latino e mostre fotografiche, tutto preparato dai ragazzi.
Se il Liceo Classico servisse solo a questo, varrebbe comunque la pena averlo, per passare almeno una serata delle trecentosessantacinque immersi nel passato.

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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