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Da: Gruppo Consigliare Per Fare

MOZIONE PER L’ADESIONE AL PROGETTO REGIONALE “METTIAMO RADICI PER IL
FUTURO” E PER LA CREAZIONE DEL PARCO URBANO MARITTIMO DI PORTO GARIBALDI

Premesso che:
– la Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen fin dal suo insediamento ha posto
tra le priorità di mandato quello di promuovere il Green New Deal europeo, cioè una serie di
misure per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e
lo stile di vita dei cittadini europei;
– nelle intenzioni della Commissione Europea, il Green New Deal trasformerà l’Unione
Europea in una società giusta e prospera, con un’economia di mercato moderna e dove le
emissioni di gas serra saranno azzerate, e la crescita sarà sganciata dall’utilizzo delle risorse
naturali;
– tale progetto molto ambizioso, interesserà direttamente decine di milioni di persone, a cui
lavoreranno per anni tutte le principali istituzioni europee, tra cui gli Enti locali, e che ha
l’ulteriore ambizione di dare il buon esempio nella lotta per contrastare il cambiamento
climatico;
– il mare e la costa della regione sono attanagliati da numerosi problemi, legati alla forte
antropizzazione: la cementificazione, il rischio inquinamento portato dai fiumi dell’interno, la
plastica in mare, i rischi idraulici di ingressione marina e alluvioni fluviali determinati
dall’abbassamento del suolo e dai cambiamenti climatici;
– Porto Garibaldi, città di mare, è una delle località del Comune di Comacchio, maggiormente
antropizzate e che presenta poco verde pubblico, limitato a piccoli parchi attrezzati per
bambini;
– da pochi anni il Comune di Comacchio è diventato proprietario a Porto Garibaldi di un’ampia
area, priva di alberature, ubicata nelle vicinanze della scuola primaria e ricompresa tra le vie
Mentana e Baden Powell;
– si ritiene di interesse pubblico la realizzazione, a carico del Comune di Comacchio, di un
nuovo ampio parco urbano marittimo a servizio, non solo del quartiere, ma di scala urbana al
cui interno realizzare spazi per lo svolgimento di attività ricreative, di pratiche sportive e
luoghi di incontro, nonché l’implementazione di servizi collettivi complementari al Parco
stesso;
-in tale area si potrebbero realizzare numerose attività come per esempio un’arena all’aperto
per spettacoli, punti ristoro, aree pic-nic e barbecue, creazione di un biotopo con laghetti
aventi anche funzione di raccolta acqua piovana, impianti sportivi, percorsi e parchi
avventura ecc;
– che l’obiettivo dell’Amministrazione Comunale deve essere quello di restituire il mare alla
città, ai suoi abitanti e di farne una leva di sviluppo che attragga investimenti e crei nuove
occasioni di lavoro e di opportunità, anche mediante la ricostruzione del bosco eliceo,
obiettivo per altro auspicato dal Piano di Stazione Centro Storico di Comacchio, nonché di
nuove pinete litoranee in luoghi idonei a non arrecare danno e pericolo per la circolazione i
veicoli e persone;
– per contribuire a questa svolta “green” occorre intraprendere forti iniziative che tengano
conto delle esigenze legate alla tutela ambientale, alla balneabilità del mare, al recupero
dell’area costiera, alla nascita di nuove strutture e servizi, alle dotazioni infrastrutturali e, in
generale, agli aspetti economici ed occupazionali con il fine di rivitalizzare il tessuto
economico-produttivo e culturale;
Considerato che:
– la Regione Emilia-Romagna con il progetto “Mettiamo radici per il futuro” si è posta
l’obiettivo di piantare 4,5 milioni di alberi in più nei prossimi cinque anni, uno per ciascuno
dei suoi abitanti, per fare diventare l’Emilia-Romagna il “corridoio verde” d’Italia;
– la stessa Regione Emilia-Romagna ha deciso di offrire gratuitamente alberi a ogni suo
comune, scuola, centro di educazione, associazione o singolo cittadino in modo da creare le
condizioni per piantare un albero per ogni abitante della regione;
-sono diversi gli Enti locali, le scuole e i singoli cittadini che, anche nella nostra Provincia,
hanno già aderito a tale iniziativa piantumando migliaia di alberi e arbusti;
– entro il 2020 saranno piantate le prime 500 mila piante che cresceranno nei giardini privati
e nelle scuole, in aree pubbliche e private e che si vanno ad aggiungere alle 200 mila annuali
che già la Regione distribuiva tramite i propri vivai;
– l’obiettivo di questa importante iniziativa è estendere la superficie boschiva in EmiliaRomagna grazie alla creazione di “infrastrutture verdi” nelle città, ripristinare l’ecosistema
naturale in pianura sviluppando le aree boschive e le foreste in generale, realizzare nuovi
boschi e piantagioni forestali in prossimità dei corsi d’acqua, riqualificare sistemi
agroforestali, siepi e filari in un contesto di valorizzazione del paesaggio e di fruizione
pubblica del territorio;
Ritenuto che:
– questo progetto regionale avrà quindi un ruolo fondamentale anche per la lotta ai
cambiamenti climatici e per il miglioramento della qualità dell’aria a cui tutti i comuni
emiliano-romagnoli non possono esimersi;
– il Comune di Comacchio debba cogliere questa opportunità offerta dalla Regione EmiliaRomagna per acquisire gratuitamente, come già diversi Enti locali e scuole hanno già fatto in
questi mesi;
– la piantumazione di centinaia di arbusti anche nel nuovo parco urbano di Porto Garibaldi (e
in altre aree ritenute meritevoli) possa rappresentare una prima importante fase del progetto
più complessivo che dovrà prevedere piccoli interventi di urbanizzazione (stradelli interni,
arredo urbano, illuminazione ecc);
– la creazione del parco urbano marittimo di Porto Garibaldi potrebbe rappresentare un fiore
all’occhiello della nostra costa, anche in chiave turistica e di attrattività e accoglienza in
quanto centrale, anche nel senso geografico del termine, essendo situato tra la spiaggia e il
centro abitato;
Tutto ciò premesso e considerato:
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta Comunale
– ad aderire attivamente al progetto regionale “Mettiamo radici per il futuro”
richiedendo fin da subito e nei prossimi anni un congruo numero di specie arboree da
piantumare su tutto il territorio, rapportandolo al numero di abitanti e all’utenza delle
seconde case;
– per la pianificazione, individuazione e progettazione di un nuovo parco urbano da
realizzarsi in località Porto Garibaldi nell’area di proprietà ricompresa tra la via
Mentana e la via Baden Powel;
– ad inserire, ove necessario, negli strumenti di programmazione dell’Ente tale
previsione di realizzazione di un nuovo ampio parco urbano marittimo a servizio, non
solo del quartiere, ma di scala urbana al cui interno realizzare spazi per lo svolgimento
di attività ricreative, di pratiche sportive e luoghi di incontro nonché
l’implementazione di servizi collettivi complementari al Parco stesso;
– ad attivarsi immediatamente per avviare la prima fase, ovvero la piantumazione
massiva di alberature, arbusti e cespugli da richiedersi gratuitamente alla Regione
Emilia-Romagna nell’ambito del progetto progetto “Mettiamo radici per il futuro”, da
piantumarsi nell’area individuata per il futuro parco urbano, ma anche in ulteriori
nuovo aree ritenute idonee.

Il Consigliere Comunale Primo firmatario
Alberto Righetti
Cofirmatari – Consiglieri Comunali
Alice Carli
Marco Fabbri
Riccardo Pattuelli

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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