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Da; Ufficio stampa Microgestifal delle storie

Libri e dibattiti nel calendario di marzo del Microfestival delle storie di Polesella. Il primo appuntamento, condotto da Consuelo Pavani, sarà lunedì 8 marzo alle 21 con la presentazione del libro L’estate dello storione, edizioni Apogeo, di Massimo Ubertone. Il libro dello scrittore rodigino, per i risvolti noir della vicenda, si inserisce nel MicroNerofestival, la parentesi dedicata ai romanzi gialli della rassegna.

Lunedì 15 marzo, alle 21, Paolo Pileri, ideatore del progetto Vento, la ciclovia da Torino a Venezia, sarà intervistato da Gianluca Barbi dell’associazione Teradamar sul tema progettare la lentezza.
Altri due gli appuntamenti con i libri per fine mese: mercoledì 24 marzo alle 18.30 il giornalista Angelo Carotenuto presenta Le canaglie, edizioni Sellerio, intervistato da Riccarda Dalbuoni, mercoledì 31 marzo, sempre alle 18.30, il musicista e scrittore Pietro Leveratto dialoga con Riccarda Dalbuoni sul romanzo Il silenzio alla fine, edizioni Sellerio.

Tutti gli incontri saranno in diretta sulle pagine facebook del Microfestival delle storie e di Ferraraitalia.

L’estate dello storione di Massi    mo Ubertone. Bisinello, 14 luglio 1964: la giovane moglie del fornaio del paese viene trovata morta nella sua casa. Potrebbe trattarsi di un incidente domestico, ma i genitori sospettano del marito della ragazza, che non hanno mai visto di buon occhio perché si comporta in modo strano e soprattutto perché viene dalla Sicilia. Del caso si occupano Rosaria Puglisi e il nipote Totò. Lei è la prima donna avvocato della provincia di Rovigo, lui un impresario di pompe funebri per necessità e investigatore per vocazione. Per scoprire se c’è davvero un assassino e per dargli un nome i due non esiteranno a cacciarsi in situazioni pericolose e al limite della legalità. Sullo sfondo si intrecciano vicende di corna e di vero amore in un paesino sulle rive del Po popolato da personaggi divertenti e bizzarri. Una realtà arcaica e piena di pregiudizi dove Rosaria, bella, spregiudicata e agguerrita paladina dei diritti delle donne, porta una ventata di irriverente modernità: l’anticipo di un ’68 ancora di là da venire.

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it