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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Questi appuntamenti sono la dimostrazione del profondo radicamento di Ascom Confcommercio sul territorio provinciale di Ferrara – ha esordito Marco Amelio presidente Ascom di Bondeno Cento e Sant’Agostino – qui su Bondeno il nostro lavoro congiunto con il Comune sulla legge regionale 41 ha permesso di poter avere dal 2006 oltre 870mila euro per il centro storico. Confcommercio scende in campo per un servizio all’imprenditore come persona con servizi attenti e mirati e chiediamo in vista delle prossime amministrative qui su Bondeno con determinazione uno sgravio fiscale sulle piccole imprese che sono il motore di ogni realtà” ha auspicato Amelio.
Un appuntamento proseguito con la relazione di Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara che ha illustrato nel dettaglio la lunga serie di interventi di soluzioni e servizi ed eventi che caratterizzano l’azione di Ascom Confcommercio fino agli “appuntamenti significativi come la prossima Fashion Red Night (il 10 aprile), il Mondo a Mattoncini dedicati ai Lego (Castello estense di Ferrara il 18 ed il 19 aprile) all’Ascom Day per il prossimo maggio (momento di confronto domanda ed offerta aziendale), all’inaugurazione sempre ai primi di maggio di un efficiente centro congressi presso la sede Ascom di Ferrara a servizio delle aziende fino alla creazione di sportelli tematici: uno contro l’abusivismo commerciale, un secondo dedicato alla promozione dell’occupazione giovanile e femminile od ancora l’ultimo nato per sostenere il franchising come nuova frontiera dell’occupazione, Od ancora i momenti di informazione e formazione dedicati al Jobs Act” ha ricordato Urban.
Il pomeriggio è proseguito con le consuete pillole informative legate al marketing con il gruppo Telestense – Rete Alfa che ha illustrato appunto gli sconti dedicata gli associati Ascom e una finestra importante è quello invece dedicata a Cofiter
(principale Consorzio Fidi Garanzia del Terziario in Emilia Romagna) che invece si è soffermato sulla possibilità di intervenire sul territorio con progetti innovativi dedicati alle imprese, ai giovani ai disoccupati con interventi diretti di microcredito fino a un massimo di 25 mila €uro resi possibili al Fondo Europeo di Investimenti che ha già visto in regione una ventina di finanziamenti di piccole imprese.
E come ha sintetizzato l’assessore al Commercio Simone Saletti nel suo intervento finale ricordando le diverse inizative messe in campo con Ascom “dal corposo impegno con la legge 41 fino alla simpatica iniziativa Compra Bondeno che vedrà l’album delle figurine per segnalare in chiave pubblicitaria le diverse attività di vicinato. Nonostante la situazione complessa abbiamo cercato di favorire nel bilancio le imprese del territorio -e rispetto ad Ascom, Saletti ha detto – continuate a lavorare così siete una risorsa per il territorio”

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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