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Da Ufficio Stampa Ascom

Oltre un centinaio le attività commerciali di vicinato che aderiscono al week end – il 30 e 31 agosto – tutto dedicato allo Shopping – che unisce convenienza e qualità – a pochi giorni dalla conclusione dei Saldi estivi (in Emilia Romagna, il 3 settembre).

Ampia e variegata l’offerta merceologica: abbigliamento (bambino, donna, intimo, uomo), articoli da regalo, arredamento, ottici, calzature, casalinghi, erboristerie, gioiellerie e bijoux, profumerie.

I negozi che aderiscono sono segnalati tramite l’apposita locandina e dislocati nelle vie più significative della città: Cortevecchia, Garibaldi, della Luna, Spadari, Corso Martiri della Libertà, Borgoleoni, Corso Giovecca, Bersaglieri del Po, Voltapaletto, Canonica, Adelardi, Contrari, Piazza Trento Trieste, Mazzini, San Romano, Carlo Mayr, Corso Porta Reno.

Ascom Confcommercio Ferrara con il patrocinio del Comune di Ferrara fornisce il proprio supporto associativo ed organizzativo alla seconda edizione dei “Saldo dei Saldi” prevista per il 30 e 31 agosto (venerdì e sabato): una due giorni specifica per mettere al centro dell’attenzione le vendite di fine stagione: “La manifestazione – – come chiarisce il presidente provinciale Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni – è realizzata per incrementare l’afflusso dei consumatori nell’ultimo fine settimana dei saldi estivi (si concluderanno infatti il 4 settembre) e prevede la possibilità di offrire ulteriori motivazioni di acquisto alla clientela tramite sconti o promozioni esclusive e specifiche”.

Un ‘occasione per fare il punto sui saldi estivi, iniziati lo scorso 6 luglio: “Siamo in linea con l’anno scorso – prosegue Felloni, presidente provinciale anche di Federazione Moda Italia – e quindi vogliamo dare un ulteriore colpo di acceleratore alle vendite e nel contempo creare una scossa positiva per movimentare la città. Il paventato aumento dell’IVA avrebbe un effetto devastante sui consumi e ci auguriamo che l’esecutivo, qualunque esso sia, mantenga inalterata questa imposta. Nel contempo voglio ricordare il nostro lavoro per rendere interessanti i fine settimana anche a settembre con due azzeccati e consolidati momenti come Automotostoriche in Centro Storico (21/22-09) ed ancora il Mercato Europeo (dal 20 al 22 settembre)”.

L’iniziativa “Saldo dei Saldi” (alla sua seconda edizione, la prima era stata il 22 e 23 febbraio scorso ndr) coinvolge gli operatori di tutti i settori commerciali per rendere il centro storico un grande centro commerciale naturale dove il cliente potrà trovare le ultime imperdibili occasioni” conclude il presidente dell’Associazione Commercianti. “Una bella quanto simpatica iniziativa – ha commentato l’assessore al Commercio e Turismo, Matteo Fornasini – che arricchisce di proposte un fine settimana già bello pieno di appuntamenti che renderanno la nostra città particolarmente accogliente ospitale. Il commercio di vicinato è la spina dorsale di una politica di eventi atti a rinforzare la cartolina di Ferrara quanto un interlocutore importante sui progetti di rigenerazione urbana”.

In definitiva un altro evento, in concomitanza con il Buskers Festival, per “Creare motivi di interesse in città – come aggiunge il direttore generale Davide Urban – secondo una logica consolidata di sostenere le proposte che vengano dalla nostra base così come lavorando per proporre, in collaborazioni con comitati cittadini, momenti di animazione che siano funzionali a progetti di rigenerazione come ad esempio in futuro per Piazza Gobetti”.

Oltre centinaio le attività al momento che hanno aderito nel centro storico e che esporranno all’interno delle attività le merci in saldo: abbigliamento, calzature, oggettistica, libri tra i negozi. Dunque l’appuntamento è per venerdì e sabato (30 e 31 agosto) al Saldo dei Saldi. L’elenco delle attività aderenti sarà poi visibile sul sito www.ascomfe.it e sulla pagina Facebook dell’Associazione.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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