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Da: Università di Ferrara

Aperte le preiscrizioni per l’a.a.2016/2017

Sono aperte le preiscrizioni al Master biennale di I livello in “Medicina osteopatica”, istituito presso l’Università degli studi di Ferrara. Obiettivo del percorso formativo è consentire a fisioterapisti laureati di acquisire conoscenze e abilità in ambito osteopatico, che possano garantire un approccio globale e integrato alla persona e alle sue problematiche funzionali. La finalità del corso è promuovere l’interazione e la collaborazione con il medico specialista e le altre figure sanitarie, attraverso un approccio osteopatico che si fonda, oltre che su conoscenze avanzate di tipo anatomo-fisiologico e patofisiologico, anche sulle evidenze emergenti dalla ricerca scientifica. La qualità della didattica è garantita da docenti dell’Università di Ferrara, e da specialisti riconosciuti a livello nazionale e internazionale, con esperienza pluriennale nella formazione nel settore osteopatico. La figura professionale che si intende formare potrà trovare occupazione in strutture polispecialistiche, ambulatori medici, studi fisioterapici e strutture sanitarie in ambito privato. Il Master ha richiesto il patrocinio dell’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI). Il Master è a numero chiuso: verranno accettate al massimo 30 iscrizioni (la graduatoria sarà compilata sulla base del punteggio complessivo rispettando i criteri di selezione riportati nel bando). L’attivazione è subordinata al raggiungimento di 20 iscrizioni.

Le preiscrizioni si possono effettuare esclusivamente on-line all’indirizzo: https://studiare.unife.it/Home.do

Le istruzioni per effettuare la pre-iscrizione si trovano alla pagina:
http://www.unife.it/studenti/pfm/normativapfm/faq-1/faq

Chiusura delle preiscrizioni: 7 dicembre 2016. Chiusura delle immatricolazioni per gli studenti e le studentesse ammessi: 20 gennaio 2017. Inizio delle attività didattiche: 8 febbraio 2017.

Per informazioni di carattere didattico è possibile rivolgersi presso il Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale, via Luigi Borsari 46, Ferrara (tel. 0532 455337). Per informazioni specifiche e dettagliate relative al percorso formativo, rivolgersi ai seguenti numeri: 3381365753; 3402537539. E-mail: osteopatia@unife.it

Il bando è consultabile al seguente link
http://www.unife.it/studenti/pfm/allegati/master/2016_17/bandomedost

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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